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Norvegia: la tecnologia mi sfugge di mano

di Tatiana Oslo
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Vivo in un paese super tecnologico.

La Norvegia ha deciso, da qualche anno, di investire nella tecnologia più avanzata.

Faccio qualche esempio pratico: non ci sono più cabine telefoniche, ma questo è lo stesso in tantissimi altri paesi.

Io spesso mi domando come possa sentirsi una persona anziana o  non avvezza all’uso dei cellulari se arriva qui da sola.

Bisogna sperare che abbia un cellulare . Bisogna sperare che questo abbia un buon abbonamento per fare telefonate dall’estero.

In caso contrario  come si fa a procurarsi una carta telefonica con debito a scalare?

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Ieri ho preso la metropolitana e ho fatto un’ altro paio di osservazioni: puoi comprare un abbonamento mensile o comprare vari tipi di biglietto.

Ci sono delle fermate della metropolitana con le macchinette automatiche e altre che non ce l’hanno. In tutti e due i casi se non hai una carta di credito o uno smartphone rischi una multa. Alla macchinetta puoi usare solo la carta di credito o al limite le monetine, niente banconote.

Se non c’ è la macchinetta puoi scaricare una applicazione per acquistare il biglietto on line, che pagherai con un’ altra applicazione collegata al tuo conto corrente.

Io avrei voluto vedere mio padre come se la sarebbe cavata da solo se fosse venuto oggi a trovarmi. Secondo me sarebbe stata una tragedia.

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Continuiamo a pensare ai cambiamenti apportati negli ultimi anni.

Qui non esistono praticamente più le banche con gli sportelli. Puoi fare tutto on-line, comprare azioni, vendere case, discutere a notte fonda con l’addetto del call center. Il signore in questione ti spiegherà anche dove è andato a finire il tuo pagamento del tal giorno e del perché non lo vedi nell’estratto conto. Se per caso vuoi depositare delle monetine, allora troverai difficoltà, non esistono più le macchinette che le ritirano.

Per quanto riguarda la sanità, in Norvegia paghiamo tutte le visite mediche : il medico di famiglia, le medicine, le visite specialistiche, fino ad un massimo di circa 230 euro all’anno.

Quando hai raggiunto quel tetto di spesa ottieni un’esenzione totale. Fino a quel giorno, ogni volta che ti recherai allo studio medico dovrai pagare. La cosa che mi rattrista è che non puoi farlo allo sportello dove c’è la segretaria, ma hai una macchinetta automatica dove devi inserire il tuo codice fiscale e lei ti calcola di quanto è la parcella. Puoi saldare solo con bancomat o carta di credito.

Penso a quante volte ho dovuto aiutare la signora anziana prima di me che non ce la faceva da sola, perché non si ricordava il codice, perché mette la carta al contrario e via dicendo.

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Faccio l’ultima considerazione: a Natale sono tornata a casa per un fine settimana.

Ho comprato un biglietto on-line per volare con una compagnia norvegese di media fascia. Ho inserito i miei dati e mi hanno mandato un codice di conferma. Ho registrato sulla prenotazione che avrei avuto un bagaglio in stiva.

Il giorno della partenza mi sono recata all’aeroporto e ho fatto il check-in da una macchinetta automatica o stampato un tag per il bagaglio e sono andata a lasciare la valigia su un rullo dove non c’era nessuno che controllava. Ho proseguito verso il metal detector, dove non ho suonato e non ho fatto vedere il passaporto a nessuno. Sono stata a gironzolare per il duty free, ho bevuto un caffè e all’ora prestabilita mi sono presentata al gate. Neanche lì mi hanno controllato il documento, ho scannerizzato da sola la carta d’ imbarco in un lettore e sono salita sull’aereo.

Io capisco che tutto questo nasce per semplificare le cose, tutto scorre via veloce, ma invece di essere io avrei potuto essere chiunque altro e sarei passata indisturbata tra due frontiere.

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Ecco,  questo è quello che voglio dire, ho paura che si finisca per non disturbare più nessuno, che la gente diventi sempre più sola e, se anche non ce la fa a stare dietro al mondo che corre così veloce, non lo dica.

Perchè magari non se ne rende neanche conto di stare indietro, magari pensa sia una cosa naturale.

Se però guardo il tutto da una prospettiva diversa, mi rendo conto che tutto è molto più snello ed efficace. Si può prenotare un controllo dal meccanico, comprare un vestito on-line o una pizza da asporto in meno di dieci click e questo è positivo.

Sicuramente la nostra generazione e quelle dopo di noi non avranno gli stessi problemi degli anziani di oggi che purtroppo per controllare la loro situazione pensionistica devono usare un I Pad e avere qualche codice da inserire.

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6 Commenti

Alice (Svizzera) 01/03/2018 - 09:22

A dicembre sono andata a Valencia… volo Zurigo-Valencia e ritorno… e sono rimasta sconcertata anche io dal fatto che non mi abbiano mai controllato il passaporto! Addirittura in treno pensavo: “la valigia è lontana, ho dentro la carta d’imbarco ma fa niente, se me la rubano ho la carta d’imbarco salvata sul cellulare e poi c’è scritto il mio nome…” …ecco no, chiunque sarebbe potuto volare a Valencia al posto mio! In questo periodo di attentati mi sarei aspettata più controlli…

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Antonella tolotti 01/03/2018 - 13:18

Tecnologia sì, tecnologia no. Sembra valida la prima opzione. Ci vogliono portare tutti lì. Ma non va bene. Pensi agli hacker in grado di introdursi in reti informatiche protette. Pensi solo introdursi nelle reti elettriche. Saremmo morti, finiti. Non va bene, no non va bene.

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Federica 01/03/2018 - 13:44

Sono molto aperta all’ innovazione, mi piace moltissimo tenermi aggiornata sulle notività…però a volte devo ammettere che tutta questa automatizzazione mi spaventa. Più che altro, come dici tu, per gli anziani.

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Priscilla 01/03/2018 - 15:40

Da un lato sembra di aver fatto passi da gigante soprattutto perché la tecnologia può davvero velocizzare tantissimo, dall’altro ci sono sempre delle pecche… Insomma il Paese perfetto non esiste ?

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unasicilianaincucina 01/03/2018 - 16:16

troppa tecnologia secondo me non permette i rapporti umani, ci parliamo attraverso i messaggi, ordiniamo il cibo su un’app, facciamo la spesa on line …sarà un bene?

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Tatiana 01/03/2018 - 20:47

Sono felice che questo sia un tema sensibile.Nei vostri paesi come e’?Io devo dire la verita’,comincio a fare un pochino di fatica, ci sono altri cento esempi di cui avrei voluto parlare: i giornali solo on-line, le applicazioni per avere un nuovo medico.In Svezia si va verso il medico che ti visita solo on line dal telefono o Skype.Corriamo troppo.

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