La vita, a volte, è talmente una corsa che le idee scivolano via come l’acqua e quando si è di fronte allo schermo di un computer lo si usa solo per lavoro invece di dare sfogo ai propri sentimenti.
Per me è tempo di riflessione. Tutti quei pensieri che mi sono frullati nella testa negli ultimi tempi e che ora formano un bel miscuglio saranno gettati su queste pagine. Certo, forse ora non sono né zuppa né pan bagnato come si dice, ma emergono comunque. Insomma la mia testa ha deciso di comunicare con voi donne che siete in giro del mondo, di passarvi le sensazioni ed esperienze che trovo importanti e le riflessioni che hanno accompagnato il mio cammino negli ultimi tempi.
Quando si è all’estero, a volte, si ha fame di amicizia, vuoi perché i cari sono lontani e gli amici di infanzia pure, vuoi perché noi donne a volte vogliamo connetterci, insomma ci vien un “appetito” di amicizia.
Ecco, vi dico: “State attente a chi date il cuore!” Non tutti e tutte coloro che condividono la vostra esperienza hanno il vostro stesso livello di empatia e la voglia di aiutare gli altri in simili situazioni. Mi sono trovata a volte a dare tanto a persone che non hanno apprezzato e che, magari, avevano modi gentili, ma non avevano veramente bisogno: si lamentavano per il gusto di farlo. Fra me e me, dico sempre che è meglio essere empatici che perdenti, ma d’altro canto anche noi donne abbiamo energie limitate e cercare di non sprecarle per chi non le apprezza è forse un passo importante.
Ecco… mumble, mumble.. come fare a scegliere, però? Questo è un bel dilemma e non ho la risposta pronta. Sicuramente non bisogna farsi condizionare dal cuore, perché a volte il cuore inganna.
Bisogna utilizzare sia i sentimenti e le sensazioni a pelle sia la mente (la famosa razionalità!) e lasciare il tempo scorrere, in poche parole, aspettare. Forse la cosa giusta sarebbe non lanciarsi subito nelle amicizie e vedere come le persone si comportano in varie situazioni, però, a volte è difficile. Io, per esempio, ho il brutto vizio che mi affeziono subito e vedo solo i lati positivi delle persone, almeno inizialmente.
Quindi un consiglio utile per me stessa è: “Aspetta! Non tutto ciò che luccica è oro!”.
Devo dire che questo suggerimento è per me un poco difficile da seguire visto che mi entusiasmo facilmente: la vita è bella e pullula di persone fantastiche ma (ci sono i “ma”) non tutti sono come sembrano.
Il mio secondo suggerimento è di osservare come le nuove amicizie utilizzano i social media.
Quante volte cambiano la pagina di profilo, quanti selfies si fanno e quanto parlano di se stesse e quanto degli altri. Certo, non tutti i narcisisti si comportano allo stesso ma Facebook comunque può rivelare molto degli altri, anche se non sempre. Forse questo consiglio non è utilissimo in Germania, visto che ho l’impressione che qui si utilizzino i social media meno di frequente, o, comunque, diversamente.
Tornando a bomba, sarebbe importante ascoltare come queste nuove donne incontrate parlano degli altri e di se stesse.
Per esempio, se parlano in continuazione del loro passato o di quanto sono brave… beh… ragazze che dire… l’esperienza mi dice che sono persone con un “io” ristretto in lavatrice, che hanno bisogno di continue attenzioni, sono bambine poco cresciute e non siamo certo qui a fare le mamme!
Poi ci sono quelle persone che si definiscono “precisissime”.
Allora – “precisiamo” – (a volte mi piacciono i giochi di parole infantili) ho molte amiche che si definiscono tali e sono quello che dicono di essere e io sono contenta per loro. Queste sono persone però che sono solo precise e seguono le regole che si impongono però sanno fare e, soprattutto, sanno essere donne complete. Ci sono, però, quelle donne che sono ossessionate da questa definizione, che trovano il loro spazio vitale nel concetto di precisione: la mia esperienza è che hanno una confusione interna di valori e un turbine di paure le avvolge in una polvere di pensieri sconnessi, che la precisione e il puntiglio esterni sono l’unica cosa che le tiene insieme. Non vanno allontanate, non dico questo, ma sappiate che un uragano di conseguenze negative vi sta per fronteggiare: “Ragazze, in questi casi sedetevi, respirate e pensate… sono pronta a entrare in amicizia con chi è perso dentro la sua testa?” A volte, forse, potrebbe piacevole, ma bisogna essere pronte e forti e quando si è all’estero l’energia è utilizzata in talmente diversi frangenti, che rimane ben poco a volte da sprecare. L’aiutare gli altri è una forza interna che ci guida e ci sprona nella vita ma bisogna essere nel giusto momento del nostro cammino.
Poi ho incontrato donne che mi riempivano di regali.
Anch’io sono generosa e mi piace offrire un caffè e adoro regalare la mia arte se chi mi è di fronte è squattrinato, un apprezzatore o un’apprezzatrice di “geni incompresi” (scherzo logicamente) e soprattutto se è “un pezzo di pane” ma mi guarderei bene da chi ci offre molti omaggi e doni: potrebbe essere un’“artista del cuore”, modo gentile e poetico di dire che è una persona di cui fidarsi poco. Il motivo psicologico per cui molti di questi “artisti” si vogliano legare, probabilmente, cambia da persona a persona ma di fondo, suppongo, ancora ci sia un “io” ristretto in lavatrice, un piccolo insignificante cuoricino che non è cresciuto abbastanza o è stato tagliato e frantumato dalle esperienze infantili in modi diversificati: insomma, ragazze preparatevi all’incontro con uno straccetto di personalità così arrogante quanto poco sviluppata.
Cosa si fa in questi casi? La mia esperienza è GUAI SONO IN ARRIVO. Poi dipende dal nostro carattere: se siamo quel tipo di persone che si affezionano agli altri e cercano di dare una mano quando si può, e, soprattutto, se siamo quel tipo di donne che tengono alle amicizie, allora guai sono in arrivo! Poi se non ce ne importa nulla del prossimo e delle persone con cui abbiamo legami allora non si avvista alcun problema all’orizzonte. Concludendo, la mia esperienza è che alcune di queste donne, molto prodighe in doni e regali, fatti senza alcun motivo di base, a volte cercano di “attaccarci” con una sorta di colla emotiva. E la situazione diviene difficile perché nella vita l’indipendenza è molto: insomma l’amicizia e la condivisione delle esperienze è essenziale ma alla fine è importante ricordare che siamo individui isolati con sentimenti nostri e un nostro cervello che deve poter funzionare da solo e in autonomia. La simbiosi non è fatta per gli esseri umani!
Bene ragazze, ho ancora molti pensieri che mi frullano per la testa, ma penso di aver dato per oggi. Spero che questa lettura sia stata utile, detto questo: W l’amicizia e i nuovi incontri!
Chi sono
3 Commenti
Consigli utilissimi i tuoi, Barbara. Grazie e grazie anche per le immagini delle tue bellissime opere con cui accompagni i tuoi articoli
Bravissima. L’esperienza insegna che bisogna porre molta attenzione quando si conoscono nuove persone. E’ difficile trovare amicizie sincere.
Grazie Anna! Vedo il tuo commento solo ora. Scusa il ritado nel rispondere.