Cosa si fa nel mondo a Capodanno?
Vi raccontiamo un po’ di quello che abbiamo visto o fatto dai tanti paesi del mondo nei quali viviamo!
Olanda, Scheveningen
“Capodanno bagnato, anno fortunato”: gli olandesi si gettano in mare, in costume da bagno, sfidando le temperature che a volte si aggirano intorno allo zero. Una tradizione che, in questa città, esiste dal 1965.
Si è arrivati ad avere 10.000 partecipanti. Per tradizione, subito dopo la “doccia fredda”, i temerari Dutches tentano di far salire la temperatura corporea con una buona cioccolata calda e l’immancabile zuppa di piselli Rossella
Bali
Il vero capodanno balinese sarà il 9 marzo e quel giorno il silenzio assoluto è obbligatorio. Ma, visto che a Bali si festeggia sempre tutto, fuochi botti e feste si tengono ovunque anche la notte del 31 dicembre. Cinzia
Cile
In Cile la notte di capodanno si indossano mutande gialle per attirare la fortuna per l’anno che viene. Quelle rosse sono riservate a chi, nell’anno nuovo, spera di incontrare l’amore! Paola
Giappone
Descrivere il capodanno giapponese in poche righe è difficilissimo.
È la festa più importante del calendario e le tradizioni sono talmente tante che non basterebbe un post intero sul blog per descriverle. Questo perché è un periodo lungo: anche se le cose principali si concentrano dal 31 Dicembre al 3 Gennaio, in realtà si considera “oshogatsu” da fine dicembre fino a febbraio.
Il capodanno giapponese a tratti è simile al nostro Natale: i lavoratori hanno giorni di vacanza, le scuole e molti esercizi sono chiusi, e si passa il tempo in casa.
Le persone tornano al proprio paese, si riuniscono in famiglia e mangiano, bevono e festeggiano. Ci sono pietanze particolari per la sera del 31 chiamate nell’insieme osechi ryōri: tanti tipi di piccoli assaggi, ognuno con un significato particolare (per la salute, per la fortuna, etc). Si prenotano nei supermercati, nei grandi magazzini o nelle drogherie.
Non si mangiano solo quelle, morireste di fame, ma si usa sbocconcellarle durante la cena. Si usa anche mangiare soba, spaghetti di grano saraceno, particolare chiamata toshikoshi soba.
Si può andare al tempio a mezzanotte, con i 108 rintocchi delle campane (in quelli buddhisti), oppure recarsi a fare la prima preghiera dell’anno (hatsumode) nei primi giorni di gennaio con la famiglia, con gli amici o con i colleghi.
Lì, si comprano vari tipi di amuleti chiamati omamori per amore, fortuna soldi, studio, lavoro etc, e si consegnano quelli dell’anno precedente perché vengano bruciati.
Si scrivono preghiere su tavolette in legno (ema) e si pesca un foglio con una divinazione per il nuovo anno (omikuji).
La mattina del primo gennaio, si può andare a vedere la prima alba, hatsuhi no de. Ci sono stata l’anno scorso e ho scritto un post a riguardo.
Il primo sogno dell’anno (hatsuyume) conta moltissimo.
Negozi e grandi magazzini fanno sacchetti chiusi, fukubukuro, con dentro oggetti random del negozio vendendo il tutto anche con il 50% di sconto.
Ovviamente c’è anche chi passa il capodanno a fare brindisi nei locali e ballare in discoteca, tutto il mondo è paese, ma non esiste l’usanza di sparare botti e fare fuochi d’artificio che sono, invece, più un’abitudine estiva. Giulia
Svizzera, Locarno
Qui in Svizzera non si possono sparare i fuochi d’artificio “privati”… sono assolutamente vietati. Gli unici consentiti sono quelli ufficiali promossi dalle varie città “in grande stile”. Valentina
Regno Unito, Londra
I fuochi di artificio di Londra sono sempre spettacolari! Sono “sparati” a Westminster, dove ci sono alcuni dei simboli conosciuti ovunque: il Big Ben, il Parlamento, la ruota. Ed il Tamigi, ovviamente.! Da qualche anno l’accesso alla zona è limitato a 500.000 persone, con i biglietti che vanno acquistati in anticipo, per contenere la gente e per motivi di sicurezza. Io li guardo in tv dal caldo di casa, comodamente seduta in poltrona. Elena
Seychelles
Alle Seychelles l’ultimo dell’anno si balla, si balla, si balla! Poi, il primo gennaio, se non si è troppo stonati dalla serata precedente, si organizza un bel BBQ sulla spiaggia dove si gioca, si ride, si mangia e, naturalmente, ci si scola una bella cassa di birra Seybrew! Katia
Mallorca e Spagna continentale
A Mallorca, nell’ultima notte dell’anno, la gente si riunisce nel centro, nei pressi dell’orologio dell’Ayuntamiento di Palma.
E’ tradizione, come anche nella Spagna continentale,mangiare un acino d’uva ad ogni rintocco, gli ultimi dodici, per l’esattezza. Dopo si aprono le danze, la musica anima la città che si colora di fuochi artificiali, dando il benvenuto all’anno nuovo! Fabiola
Nel VIDEO Caterina ci mostra la tradizione dei CHICCHI D’UVA in Spagna!
Nuova Zelanda
È estate in Nuova Zelanda ed il 31 sera si fa un bbq in giardino se si è a casa o, visto il periodo di ferie, molta gente è già al campeggio, quindi festeggiano lì.
Nessuno fa il conto alla rovescia, neanche in televisione, e ci sono pochi fuochi di artificio visto che la vendita è vietata e i pochi che ce li hanno possiedono le rimanenze della festa dei fuochi di artificio “Guy Fawkes” del 5 novembre (unico periodo dell’anno in cui la vendita dei fuochi di artificio è permessa).
Le particolarità sono i fuochi che sparano alla torre di Auckland e il fatto che siamo il primo paese al mondo a festeggiare dopo le isole di Tonga! Sheila
Canada, Vancouver
Qui a Vancouver il primo dell’anno si fa il tradizionale tuffo nell’oceano gelato!
È il polar bear swim, che si organizza sulla spiaggia di English Bay, una delle più carine della città, da quasi 100 anni e coinvolge ormai centinaia di coraggiosi che salutano il nuovo anno in costume a temperature a volte sotto lo zero. Elena
Rossella, Olanda
Cinzia, Bali
Paola, Cile
Giulia, Giappone
Valentina, Locarno
Elena, Londra
Katia, ex Seychelles
Sheila, Nuova Zelanda
Elena, Vancouver