O tutto o niente
Quante volte ci è capitato di dire: “O succede tutto insieme o non succede niente”?
L’ultimo periodo della mia vita è stato molto intenso: appartiene sicuramente alla prima categoria.
Abbiamo dovuto traslocare e chiunque sa che un trasloco è una cosa molto difficile e faticosa. Soprattutto se capita in concomitanza con il tuo esame di B2 di tedesco, dopo un corso intensivo di 8 ore al giorno, ed un matrimonio imminente da organizzare in Italia.
Qui in Germania, poi, sta diventando molto complicato trovare una casa. Tramite privati è ormai impossibile, tramite agenzia c’è ancora qualche possibilità ma occorre sbrigarsi perché i tempi sono lunghi e bisogna tenere in considerazione molte cose.
Non smetterò mai di dire che la lingua è fondamentale ed il corso è la prima cosa da fare se si vuole vivere qui, come dappertutto d’altronde.
A parte il non dover dar conto a nessuno e poter fare tutto da sé, è indispensabile proprio per poter fare qualunque cosa. Come appunto cercare una casa o registrarsi al nuovo comune di residenza.
Se servono documenti con una certa urgenza, bisogna anticiparsi nel fare tutto, perché, nel caso di grandi comuni, le procedure durano un bel po’.
Il trasloco sarebbe stato impossibile senza le persone fantastiche che abbiamo conosciuto durante il corso di lingua ed il corso di matrimonio.
Ah sì, abbiamo dovuto seguire qui il corso di preparazione alle nozze. Essendo cattolici e residenti ormai in Germania, ci siamo dovuti informare sulla missione cattolica italiana più vicina a noi (40 km) ed andare lì, una volta ogni due domeniche, a seguire il corso. Nonostante la distanza e la stanchezza, è stato omunque bello ed interessante.
In casa nuova siamo entrati de giorni prima dell’esame di B2, quindi non ho potuto ripetere o fare granché. Ho fatto affidamento solo su quello che avevo studiato durante il corso ed un po’ prima. Ad oggi sto aspettando ancora i risultati ma l’esame è stato davvero difficile.
Passato questo, siamo stati più di un mese senza cucina, buono per la dieta pre- matrimonio, se non fosse per il fatto che ti riduci a mangiare solo schifezze. Eh perché qui in Germania la maggior parte delle case non è arredata. E a meno che tu non sappia come si monti una cucina, conviene comprarla nuova per i prezzi vantaggiosi che fanno, compresi di spedizione e montaggio.
Un’altra cosa importante da tenere a mente quando si fa un trasloco è che bisogna chiamare tutti, e dico tutti, per comunicare che hai cambiato indirizzo, altrimenti la posta continuerà ad arrivarti al tuo vecchio indirizzo di residenza.
Inoltre abbiamo dovuto fare il passaporto qui in Germania. Quando si ha la residenza all’estero, qualunque documento va fatto nella nuova nazione. Ma basta trovare il consolato italiano più vicino e saranno subito disposti ad aiutarti.
In tutto questo trambusto, avevo un viaggio prenotato in Italia da tanto.
Mi ero detta: “Ma sì, vado una settimana e cerco di fare le ultime cose per il matrimonio”. Purtroppo non è stato così. Sapevo che zia non stava bene. Tutti lo sapevamo ma non così, non da andarsene. La prima cosa che ho fatto quando sono arrivata, allora, è stato andarla a salutare. E meno male. Meno male che sono andata in Italia, meno male che il caso o “altro” ha voluto che io fossi lì, per vederla e per vederci, l’ultima volta.
Più andiamo avanti e più è grande la tristezza che si porta dietro il nostro cuore.
E quante volte pensiamo al tempo che vorremo dedicare alle persone? C’è chi non ce l’ha, c’è chi non può, chi non vuole, chi per pigrizia non lo fa e chi vorrebbe ma qualcosa lo frena.
Mi capita di fare queste riflessioni ogni volta che sono sul volo di ritorno da Napoli. Penso che avrei voluto passare più tempo con quelle e quelle altre persone, che magari quando vivevo in Italia davo per scontate, ma adesso che vivo lontano non è più così. Penso che qualcuna di loro ci potrebbe rimanere male se non ci vediamo o se questa o la prossima volta non ci vedremo. Ma chi vive fuori lo sa che è difficile organizzarsi con tutto e tutti e che si fa davvero quello che si può.
Dopo quello che è successo mi viene però da pensare che il tempo più sbagliato è quello che si rimanda. Oggi una cosa si può fare ma si pensa: “La farò domani. Che problema c’è?” E invece il problema c’è eccome, perché domani potrebbe essere troppo tardi. Sembra una frase fatta ma è assurdo che debbano capitare cose tristi e dolorose per farcene rendere conto.
Il tutto o niente, per rispondere a quella domanda che mi capita spesso di pormi, accade perché, nei periodi in cui non succede niente, dovremo essere noi a farlo succedere.
Ovviamente non mi riferisco a cose tristi e difficili ma al coraggio di intraprendere strade magari nuove, interessanti e che da sempre avremo voluto percorrere ma non abbiamo mai fatto, per un qualunque motivo.
Il tempo è prezioso e, prima o poi, ci ritroviamo a fare i conti con il passato, le esperienze di vita vissute e quelle non vissute.
La vita passa in fretta e non ce ne rendiamo conto.
Chi sono
1 Commento
Daniela, tante le frasi che rispecchiano i miei vissuti, la mia esperienza. Leggerti e’ un piacere e leggere qualcosa che ti risuona dentro, lascia il segno e ti aiuta a rifletterci su. Una riflessione che nasce dalle tue note e’: “Il tempo passa, questo e’ un dato di fatto, ma cosa facciamo durante questo tempo, sta a noi deciderlo. Da un fiore puo’ nascere un giardino”
Condoglianze x tua zia, non lo sapevo, mi dispiace molto. X fortuna sei riuscita a salutarla. Grazie per questa stupenda, genuina e toccante condivisione.
In bocca al lupo x il vostro matrimonio.
Con affetto
Francesca