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Ode all’asado cileno

di Paola Cile
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Ode all’asado cileno

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È passata da poco la festa nazionale cilena e sta per arrivare la primavera.

Quindi possiamo dare per ufficialmente iniziata la stagione degli asados!

Dicesi asado in Cile il pranzo a base di carne tipicamente cotta alla parrilla (barbecue).

Ad essere sinceri, non serve una scusa e nemmeno che faccia caldo per condividere un asado con amici o parenti. L’asado non manca mai in una riunione di famiglia o amici o colleghi in Cile, che sia durante le feste o una domenica qualsiasi dell’anno.

È un pranzo festivo molto comune per i cileni e ho mangiato, a casa di amici, della carne splendida, sugosa e saporita. Però oggi non parlerò della bontà della carne o delle svariate tecniche di cottura: voglio raccontarvi il ritmo e il rito dell’asado.

Alcuni amici ci hanno chiesto di recente: “Ma in Italia, se ti devi riunire una domenica con amici, cosa mangi? Oppure, se inviti dei parenti per il tuo compleanno cosa prepari, una pasta?”. La cosa li sconvolgeva, come si fa senza l’asado? Sembrava assurdo, quasi come se mancasse qualcosa.

Per un asado ci si riunisce per pranzo verso le 14 e anche dopo 4 anni in Cile faccio fatica a abituarmi a quest’orario: io ho fame a mezzogiorno!

Poi magari tu ti aspetti che ti invitino a mangiare alle 14 e di arrivare e trovare tutto pronto. Nient’affatto! Alle due si comincia a accendere il fuoco.

Perché tutto il tempo di preparazione delle brace e della carne è tempo di condivisione, di chiacchiere, di bicchieri di vino o terremoto, un cocktail cileno a base di mosto fermentato e gelato di ananas. Sì, lo so che detto così non sembra proprio un cocktail invitante. Va assaggiato e anche asaggiandolo non a tutti piace.

Intanto il fuoco va, i bambini giocano, si mangia qualche empanada (dei fagotti di pasta, ripieni di carne o formaggio o verdure, tipici del Cile e di quasi tutto il Sudamerica), si chiacchiera e verso le tre e mezza ci si siede a tavola.

Si comincia con la carne, ma i giri si ripetono, la carne continua a uscire dalla parrilla, ci si serve ancora e ancora e ancora. Si può tranquillamente stare a tavola per 4 ore di seguito. In alcuni casi si sta seduti, a volte l’ambiente è più informale e tra un gioco e l’altro all’aperto con i bambini ci si serve uno spiedino.

Le empanadas e le insalate son sempre sul tavolo, per servirsi quando si vuole.

A una certa ora qualcuno passa al dolce: ma non è detto che si debba smettere con la carne.

I più affamati continuano con la carne mentre i golosi passano al dolce, alle infusioni, al caffè.

Ultimamente abbiamo avuto asados con amici ma anche con colleghi che conosciamo meno. Magari penserete: “Il tuo capo ti invita a un asado e sai già che dovrai stare seduto a reggere la conversazione per quattro ore”. E invece in nessun caso il pranzo è stato lungo e abbiamo avuto voglia di andarcene. Devono avere ragione i nostri amici, un asado non è mai una cattiva idea, che sia con amici, colleghi, parenti, vicini di casa!

E poi questi lunghi pranzo hanno il vantaggio che non c’è bisogno di pensare alla cena.

Sarete talmente soddisfatti del pranzo e della compagnia, che un bicchiere di latte prima di andare a dormire sarà più che sufficiente!

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2 Commenti

Solare 11/11/2018 - 03:13

Parto per il Cile fra tre giorni e quindi spero che riuscirò presto ad assaggiare un buon asado cileno. Di sicuro proverò ad ordinare un terremoto cosi entro subito nel vivo della cultura cilena…non vedo l’ora!

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paola 11/11/2018 - 13:47

Che bello, buon viaggio!

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