È un periodo di viaggi particolarmente frequenti, effettuati quasi tutti per lavoro.
Riempio il bagaglio a mano a 4 ruote, ci metto il cambio necessario e qualche crema (voi donne, so che mi capirete), prendo un libro o una rivista di interior design e parto.
Viaggiando sempre da sola, sono più propensa ad osservare, cercare, sbirciare i luoghi più famosi e non delle città (quasi tutte spagnole) che mi ospitano.
Oggi ero a pranzo in un ristorante di Madrid. Prediligo i tavoli vicino alle finestre o alle vetrate.
Adoro guardare fuori, le persone che passano, come vestono; a volte riesco a leggerne persino il labiale, se mi concentro, e quindi e capire di cosa parlano.
Poi, quando vedo qualcuno con dei fiori in mano, faccio voli stra-pindarici con la fantasia: “sono girasoli, li ha comprati alla migliore amica… sarà il suo compleanno, le rose sono ovviamente per una donna… vorrà perlomeno uscirci un’altra volta”.
In volo o in treno, al rientro, mi capita spesso di ripensare al mio viaggio, anche se è stato mini, di sole 48 o 72 ore.
Rivedo i visi dei ristoratori, di chi mi ha spiegato dove prendere un taxi, del frontman dell’hotel, dei “de nada”, “que aproveche cariño”, “encantado de conocerte” e via dicendo.
Sono tutti lì, nella mia testa, nitidi, come a volte neanche i volti e i luoghi a me cari riescono ad essere.
Ogni volta che vado sono Laura ed ogni volta che torno sono un’altra, una Laura +.
Ogni allontanamento dalla mia quotidianità a Barcellona, mi provoca una trasformazione: mi sento diversa tutte le volte.
Torno a casa, rivedo gli amici e vorrei dire loro “non sai cosa ho visto, non mi vedi diversa?”
Poi non lo faccio perché non so bene come spiegare questa sensazione e, dato che non è qualcosa di visibile / tangibile, la tengo per me.
A tutti i viaggiatori, a tutti coloro che esplorano e sono curiosi:
Lasciatevi cambiare, un pezzettino dopo l’altro, da tutto ciò che i vostri occhi incrociano e siate felici.
Anche se non lo racconterete a nessuno, che la vostra anima lo lasci accadere.
Chi sono
1 Commento
Bellissimo articolo!
Provo esattamente la stessa sensazione che “non so spiegare” ed è proprio questo il motivo per cui adoro viaggiare sola. Resta solo tua e incrementa, dentro di te, la felicità.
Un abbraccio
Fabiola – Mallorca