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Pechino e l’inquinamento

di Valentina Pechino
pechino-inquinamento

Pechino e’ inquinata: fatto!

L’acqua non è potabile: altro fatto!
La sicurezza alimentare non esiste: un altro fatto!
Ci sono 22 milioni di abitanti: un altro fatto ancora!
Detta così sembra terribile: a volte lo è! Alcuni giorni correrei all’aeroporto per andare verso le spiagge della Malesia o della Tailandia.
La mattina ti svegli, controlli la app per vedere il livello di polveri sottili e in base a ciò decidi cosa fare (nel frattempo ti chiedi ancora come mai non te ne sei andata). Tutto quello che vedi dalla finestra e’ nebbia. I purificatori d’aria in casa vanno a manetta e ti senti semplicemente in colpa a mandare i tuoi figli a scuola bardati per il freddo e muniti rigorosamente di mascherina anti particelle 2.5.
Controlli di nuovo la app per vedere il livello di polveri sottili per decidere cosa fare nel resto della giornata (nel frattempo continui a chiederti ancora come mai non te ne sei andata).
pechino-inquinamentoPoi vai a lavoro. A me piace molto camminare e poiché vivo vicino all’ambasciata  di solito vado a piedi. Quando la app dice che il livello di inquinamento è a livelli super allarmanti prendo il  taxi: fare diversamente sarebbe come camminare avendo attaccato alle vie respiratorie il tubo di scarico di un’automobile.
E sogno ancora le spiagge…e l’Italia!
Le attività all’aperto sono molto limitate e si passa di solito dalla dalla macchina alla casa o al  lavoro e viceversa. L’inverno specialmente sembra molto lungo ma noi siamo particolarmente fortunati perché nel nostro compound ci sono molti amici e bambini e così possiamo riempire alcune delle giornate grigie. Ma a volte si impazzisce davvero!
Ti manca proprio l’aria.
Per l’acqua ci approvvigioniamo di acqua italiana ad un costo mega, così  cerchiamo di preservare i reni.
Per il cibo ci buttiamo su supermercati super forniti di alimenti proveniente da tutto il mondo e dove troviamo anche qualcosa che ci ricorda il passato…come le crostatine che la scorsa settimana ho comprato  e dove la colomba pasquale  viene importata per  Natale ed il panettone per la Pasqua.
Ora il governo cinese ha deciso di adottare le targhe alterne per almeno un mese e attendere i risultati per vedere cosa succede.
Da una settimana abbiamo cielo azzurro e aria pulita ininterrotta…sarà uno schermo ???? Ehheeheh!
I miei bimbi sono felici, soprattutto per la vita sociale e le tante attività che possono svolgere e anch’io apparentemente sono felice. Basta prendere le dovute precauzioni no?
A volte è faticoso, a volte vorresti svegliarti col canto del gallo come a casa di mamma o aprire le finestre e vedere le belle montagne umbre tutte intensamente verdi o passeggiare nel centro storico e godere della vita e della storia.
Ma questa è la vita di uccelli migratori come me.
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2 Commenti

NonPuòEssereVero 22/01/2016 - 17:49

Premesso che non è polemica, ma vale davvero la pena vivere così?

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Simona Cumbria UK 22/01/2016 - 20:53

Io sono una fan dell’espatrio a tutti i costi e in genere strillo un forsennato ‘bravo’ a chi lascia l’Italia…
E non mi è stato mai difficile lasciare i miei luoghi natii perchè erano bui, depressivi, umidi… e con un inquinamento assurdo!! Targhe alterne, domeniche a piedi, lasciare l’auto al lavoro perchè i carabinieri non ti facevano tornare a casa…
Ma in questo caso mi chiedo che ci fai a Pechino se da casa tua vedevi le colline umbre e sentivi il gallo cantare e ora vivi nella paura di ammalarti continua. Io nemmeno ho il lavoro quassù, sarò poveraccia… Ma in Cumbria respiro e corro e non c’è nè traffico nè inquinamento. Onestamente meglio rischiare di essere ‘alluvionati’ (anche se io non sono stata colpita direttamente) che morire ogni giogno un pò di più perchè si respira veleno.
Oh my God, no.

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