Non è che proprio andassimo d’accordo, io e te.
Tra di noi si accendevano spesso inutili litigi.
Gli anni dell’espatrio non ci hanno riavvicinato, anzi, la distanza (quella geografica intendo – oltre a quella emotiva), ha portato ad una rottura ulteriore tra noi.
Pensavi che, diventando mamma, anche io sarei riuscita a mettere da parte i rancori e sarei stata in grado di comprenderti forse un po’ di più.
Ti sbagliavi.
Non sono mai riuscita a farlo veramente, forse per immaturità, forse a causa della mia ottusa testardaggine.
La fregatura è che, accanto a questo scenario, un giorno sei andata via, così: all’improvviso, impedendomi di dirti quel maledetto ciao.
Ora i conflitti che avevamo sono tutti nella mia testa e qualche volta faccio fatica ad acquietarli.
Colpa del destino, colpa della distanza, non lo so.
Ma poi, anche se riuscissi a trovare una risposta, non cambierebbe niente.
Oggi è la festa della mamma e vorrei riuscire ad accantonare tutto ciò, fare qualcosa di diverso e magari portarti un mazzo di fiori.
Non ricordo l’ultima volta che te li ho comprati.
Facciamo così.
Torniamo ad essere per un istante io la figlia e tu la mamma, cercando di non dare spazio a litigi e a stupide incomprensioni.
Per questo giorno rilassiamoci e pensiamo solo a noi.
Deciso.
Ti passo a prendere.
Tu sei pronta da almeno un’ora, perché sei impaziente di vedermi.
Ma non è solo questo: non ti è mai piaciuto fare aspettare gli altri ad un appuntamento, sei sempre stata molto puntuale.
Indossi un abito nero, un decolleté rosso.
Hai i capelli sciolti, gli occhiali da sole in testa e il rossetto rosso, il tuo colore preferito, oltre al nero ovviamente.
Qualche goccia di Chanel n.5, l’ unica fraganza che ti piace portare, perché non è troppo dolce né troppo floreale: è semplicemente perfetta per te.
Sei pronta.
Sei sul balcone di casa, cercando di scorgere la mia auto che arriva a destinazione.
Mentre aspetti, fumi una sigaretta: una Linda.
Ti ricordi, mi mandavi spesso a comprare le sigarette per te.
”Aurò, mi raccomando. Due pacchetti di Linda, blue, leggere”.
Ovviamente insieme al solito litro di latte.
Chissà a cosa stai pensando, mi chiedo, mentre la sigaretta ti tiene compagnia.
Mentre mi aspetti, hai messo su una musicassetta di Lucio Battisti.
La tua canzone preferita sta suonando proprio adesso: ”Io vorrei…Non vorrei…Ma sei vuoi”.
Alzi il volume per cantare a squarciagola il ritornello che ti piace così tanto da farti venire i brividi.
In questo momento non sei più sul balcone, ma dentro casa.
Io sto salendo le scale per venire a sorprenderti.
Ti sento cantare dal piano terra del palazzo.
Infilo le chiavi nella toppa.
La temperatura interna è più bassa rispetto all’esterno.
Fuori è primavera.
Il sole splende.
Chiudo la porta alle mie spalle, senza far troppo rumore.
Mi avvicino alla camera da letto e ti trovo lì davanti allo specchio, a intonare le ultime note della canzone, mentre ti infili gli orecchini d’oro a cerchio che ti piacciono tanto.
Ti colgo di sorpresa con un bel mazzo di fiori.
”Aurò, ma che bella sorpresa a mamma tua”.
Prendiamo un bel vaso, c’è solo l’ imbarazzo della scelta.
Posizioniamo i fiori sul tavolo della sala.
La stanza si colora, la temperatura sembra si sia alzata improvvisamente.
”Sei pronta per uscire mamma?”
Tu mi rispondi con un’altra domanda.
”Dove mi porti Aurò?”
”È una sorpresa, oggi festeggiamo la festa della mamma”, dico io.
Spegni lo stereo.
Sei pronta finalmente per uscire e festeggiare con me questa giornata.
Scommetto che non ti aspettavi il mazzo di fiori.
Dimmi la verità.
Oggi è la festa della mamma, mettiamo da parte stupidi litigi e inutili incomprensioni.
Ti ho comprato un mazzo di fiori.
Auguri mammina mia.
Concorso Letterario per Racconti aperto fino al 31 luglio 2017
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11 Commenti
Semplicemente meraviglioso
Grazie cara Annalisa.
Un saluto,
Aurora
Sempre belle le cose che raccontano di te…..
Mettili davvero da parte i ricordi negativi e concentrati su quelli positivi. Tua madre ti guarda orgogliosa per tutto ciò che sei stata capace di fare e per il modo in cui stai crescendo la tua bimba meravigliosa. Fai pace con te stessa e comprati un bel mazzo di fiori pure per te oggi Auró.. da parte di tua mamma!!
Grazie Ambra.
Un abbraccio
Parli proprio come una mamma.
Margherita hai sempre belle parole per me.
Grazie.
Un abbraccio e buona festa della mamma a te.
Perché è quando guardò madri come te che trovo ispirazione, noi siamo in due e fatichiamo in due a tirarli su non oso immaginare da sola. Festeggiati che ne hai tutti i diritti, ma sopratutto stai serena che tua madre è lì sempre.. in un modo diverso. Un abbraccio a te e il tuo capolavoro.
Davvero bello ed emozionante!
Bravissima Aurora! Questo articolo è molto commovente e fa riflettere. Grazie per averlo scritto
Grazie a te Serena per averlo letto.
Un abbraccio da Dublino
Grazie per le emozioni che ci regali!
Regali per la festa della mamma?
L’amore!