Oggi parliamo di piante amazzoniche e del sogno che molti hanno di passare un periodo della selva in Perù.
Voglio che capiate che la medicina amazzonica si merita il massimo rispetto. Ciononostante, dovete sapere che oggigiorno, quando la cultura occidentale incontra quella amazzonica, vengono anche a galla dei territori nebbiosi e succede di tutto e di più.
Con questo articolo voglio segnalare 3 domante importanti da fare prima di imbarcarti nel pianeta della piante amazzoniche:
Come è stata preparata questa medicina? Chi l’ha preparata?
Due le possibili risposte. “L’ho preparata io e dentro c’è …” e ti da gli ingredienti. La bevanda tradizionale contiene ayahuasca e chakruna. Pero esistono varianti con il toe’, che e’ molto psichedelico, oppure il tabacco, che non tutti reggono bene. Un altra possibile risposta è: “non l’ho preparata io, però conosco bene chi l’ha preparata. Sono anni che ci conosciamo e ci consideriamo una famiglia di spirito.” Questa e’ una buona risposta per un centro, dove ci sono tanti pazienti.
Quanti anni e’ che tu stai servendo questa pianta amazzonica?
Quante tempo e’ stato dedicato alle piante amazzoniche prima di offrirle agli altri in cerimonia? Quanto tempo uno è stato assistente? Tu hai bisogno di qualcuno che ti possa aiutare nel caso viva una di quelle esperienze molto forti. Solo chi ha sufficiente esperienza, sarà capace di aiutarti per bene.
Con chi hai fatto l’ apprendistato e che cosa hai imparato?
Succede che in questi tempi moderni, dove tutti gli stranieri cercano la bevanda magica per curare i loro traumi, gli autoproclamati curanderos sono cresciuti come i funghi nell’umidità. Nella tradizione, offrire le piante amazzoniche è sacro e prevede un periodo di apprendistato prima di avere il permesso di somministrarle a qualcuno. Chi ha ricevuto l’insegnamento da una lunga linea di maestri tende a capire meglio le tecniche di lavoro con gli spiriti e le energie a cui ci si apre in cerimonia. Certe volte in cerimonia le piante possono mostrare cose molto forti: potremo ad esempio rivivere delle situazioni rimosse e che possono essere tremendamente difficili da gestire. Mentre le piante amazzoniche aprono nuovi percorsi nel cervello, la percezione e il sistema nervoso possono affrontare un momento di importante transizione, riequilibrio. Questa fase puo creare vomito, diarrea, incontinenza, stato ipervisionario, tensione dei nervi, dissociazione, mancanza di respiro e molto di più. Può durare una notte, ma può essere anche un periodo molto più lungo. Per questo e’ importantissimo che il curandero sappia gestire queste cose e trasmetta una sicurezza totale al paziente.
“Le piante amazzoniche possono evocare memorie traumatiche a lungo soppresse. Puo anche far emergere stati emozionali di orrore e dolore che pero non sono esperienze vere e attuali, bensi delle impronte emotive del trauma.”
Idealmente queste domande vanno poste molto prima di apparire alla cerimonia. Una volta che stai per entrare in cerimonia, infatti, avrai già investito tanto tempo e denaro. Non vorrai tirarti indietro, anche se non sarai soddisfatto con le risposte ottenute. Anche se è dura, non avere paura di alzarti e andartene, perchè la tua sicurezza fisica, spirituale ed emozionale e’molto piu importante dei soldi che perderesti.
Le piante amazzoniche sono delle grandi maestre.
Mostrano le cose cosi come stanno, cosi dicono i nativi, “mira lo que la planta te muestra“. Ciononostante, per l’uomo bianco , che proviene da un mondo diverso, questa istruzione non e’ sufficiente. Se i nativi amazzonici hanno le piante dentro al loro DNA, la maggior parte dei bianchi ha bisogno di un sostegno integrativo prima, durante e dopo. Il vero lavoro comincia dopo, e si chiama integrazione. Se state pensando a questa strada, vi prego, facciamo una chiacchierata prima, cosi vi oriento un po’.