Non so come, ma Walt Disney ha sempre la capacità di farmi commuovere.
Il Natale appena trascorso, come da tradizione, mi sono riunita con i mie fratelli più piccoli per guardare con loro uno dei suoi ultimi film d’animazione: VAIANA.
Vaiana racconta la storia di una ragazza polinesiana che diventerà presto regina del suo popolo. Ma la sua terra è a rischio in quanto, anni prima, era stato rubato il cuore alla Terra Madre che dava il potere di creare la vita.
L’Oceano sceglie Vaiana per recuperare il cuore e restituirlo alla legittima proprietaria e lei sceglie di ascoltare la chiamata del mare, nonostante vada contro il volere del padre, e parte sola, all’avventura, con l’obiettivo di salvare il suo popolo.
Commuovendomi, mi sono rivista in quella ragazza che abbraccia la famiglia dopo aver deciso di partire. I genitori, anche se contrari, la salutano e accettano tristemente la sua decisione.
Mi sono rispecchiata in quegli occhi pieni di luce e di entusiasmo, che osservano il mare azzurro e ho sentito il profumo di libertà quando la nave della fanciulla varca i confini dell’isola.
Vaiana, inesperta in navigazione, sbaglia rotta e si perde ma, nonostante tutto, cavalca le onde senza arrendersi: è determinata verso la sua missione, costi quel che costi.
Ritengo che, questa nuova principessa Disney è la perfetta raffigurazione animata della donna emigrante.
La cosa che mi fa più piacere è che lo stesso Walt Disney si è accorto che le donne di oggi non sono Biancaneve e Aurora, che aspettano dormendo il bacio del principe, ma sono donne che sanno cosa vogliono e se lo vanno a prendere creando il proprio destino.
Se oggi nei grandi schermi dei film d’animazione ci sono protagoniste diverse da quelle con cui siamo cresciute noi, vuol dire che stiamo facendo rumore.
Stiamo facendo rumore con le nostre storie di emigrate, con i nostri viaggi da sole, con il nostro spirito coraggioso che affronta le sfide e i cambiamenti a testa alta, anche quando non sappiamo come sarà la corrente.
Oggi siamo ancora definite coraggiose, temerarie, diverse. Siamo definite, talvolta, incoscienti e poco attente.
Io sono orgogliosa di fare parte di questo movimento e di questa rivoluzione. Sfidando i confini e i limiti che qualcun altro ha imposto per noi, stiamo riscrivendo la storia.
Domani sarà tutto normale, come le donne che votano, le donne che lavorano, le donne viaggeranno e emigreranno senza dar nell’occhio. Oggi dipende da noi ma, se se n’è accorto Mr, Disney, siamo sulla buona strada.
Chi sono
2 Commenti
Ciao Fabiola, bella la tua esperienza.. vivi ancora a Palma? vorrei cambiare la mia vita..sono stufa di vivere nella nebbia delle valli piemontesi!! hai qualche consiglio per me?contatti? grazie per ora.
Cara Silvia,
Grazie del tuo messaggio!
Come ti capisco, vengo da Milano e ogni volta che vedo la nebbia non vedo l’ora di tornare a Palma. (Sì, vivo ancora qui 😉 )
Che tipo di consigli hai bisogno? Se vuoi sfoglia tra i miei articoli, ce ne sono alcuni che parlano del costo della vita e della parte burocratica. 🙂
Un abbraccio e per qualsiasi cosa chiedi pure
Fabiola – Mallorca