Come tutte le coppie che si rispettino, io e Vancouver stiamo vivendo la nostra bella crisi del terzo anno.
Se la supereremo indenni, aspetteremo quella del settimo.
Dopo un anno passato a conoscerci bene sull’onda dell’entusiasmo ed un secondo anno trascorso in una sorta di luna di miele, questo terzo anno sta portando alla luce le nostre incompatibilità.
Parliamoci chiaro, nessun posto è perfetto, ma ci vuole sempre tempo, molto equilibrio interiore e maturità per capire davvero non solo quello che apprezzi ma soprattutto quello che puoi o non puoi accettare.
Come con gli amici o gli amanti, si inizia a stare insieme per quello che ci piace e si continua solo se quello che non ci piace resta nella nostra personale percezione di accettabilità.
La forza dei pro supererà sempre quella dei contro?
I contro saranno talmente contro da spingermi a considerare una nuova meta?
Questo non lo so, per ora aspetto raccogliendo tutta la mia resilienza, perché sento che ne vale la pena. Ma sono una persona inquieta, ambiziosa, che avverte l’urgenza di rendere ogni giorno migliore di quello precedente e l’attesa in se mi ha sempre logorato. Vedremo.
Per ora ecco qui il mio breve bilancio, in ordine casuale, dell’avventura vancouverita.
Pros:
1 Alta qualità della vita
2 Molti spazi verdi
3 Ritmi sostenibili
4 Buon compromesso lavorativo (paga/ore lavorative)
5 Grande civiltà e rispetto per il prossimo
6 Integrazione culturale
7 Essere ad un passo dalla natura incontaminata
8 Vivere in un ambiente culturalmente variegatissimo e stimolante
9 Offrire ai miei figli l’opportunità di essere bilingue ed essere immersi in un’esperienza sociale e culturale unica
10 Possibilità di realizzarsi professionalmente in un ambiente molto più meritocratico e non saturo.
Cons:
1 Un clima veramente brutto
2 Molto lontano dall’Italia, forse troppo
3 Molto lontano da quasi tutto, forse troppo
4 Un servizio sanitario in difficoltà (pochi medici/molti pazienti)
5 Un caro vita che cresce ogni anno di più, mettendo costantemente sotto pressione la classe media e le fasce più deboli
6 L’estrema difficoltà di trovare una casa in affitto (non c’è regolamentazione, i prezzi e le regole li fanno i proprietari)
7 I costi assurdi delle case in vendita che impediscono a chiunque non sia milionario o insano di mente di acquistarle
8 La carenza di servizi scolastici per la prima infanzia
9 Il fatto di essere pet friendly solo a parole perché nei fatti avere un cane o un gatto qui ti rende la vita parecchio difficile
10 Lo ho già detto che il tempo fa schifo?
Concorso Letterario a tema espatrio “Le paure ed il coraggio delle Donne” aperto fino al 31 luglio 2017.
Chi sono
8 Commenti
Noi viviamo in Australia e ho sempre pensato che fosse come il Canada con il bel tempo. Non immaginavo ci fossero problemi con le case e con la scuola. In ogni caso il Canada rientra nella lista dei paesi più ambiti dove emigrare per tutti i pro che hai elencato tu che sono gli stessi dell’Australia…pari, pari e direi anche i contro sono molto simili, soprattutto la lontananza che anzi direi Australia batte Canada!
Anche io ho un approccio molto razionale con il mio paese d’adozione, le liste sono all’ordine del giorno e se mai quella dei contro vincesse, c’è il mio compagno che molto più pratico e razionale di me elenca di nuovo tutti i lati positivi per cui questo paese vince su tutti….secondo lui. Il mio parere però è che per essere felici, divertirsi e stare davvero bene in un posto non sempre è necessario avere tutto perfetto. Ci sono paesi dove la lista dei pro sarebbe molto più breve ma dove magari a mio avviso ci si potrebbe sentire più contenti, dove la vita sarebbe più interessante, più leggera. Sulla carta tutto torna ma nella realtà e’ tutta un’altra storia. Tu almeno hai avuto la luna di miele con il tuo paese di adozione, io c’ho litigato ferocemente dal primo giorno minacciando il divorzio ogni mese ma ho resistito e ora siamo cittadini australiani ma la mia voglia di fuga verso altri lidi non si è esaurita …anzi!
Ma invece…il clima com’è?!?! ;P
La lista dei pro&contro è un must, io è un anno che mi faccio una lista mentale per il nostro rientro in Italia, ho dovuto perché altrimenti non riuscivo davvero ad essere obiettiva, rischiando di influenzare anche i bambini in modo estremamente negativo. Le liste funzionano alla grande!
E dopo la lista che hai fatto sei rientrata? Sarei curiosa di sapere i tuoi pro contro circa il ritorno.
Ciao Elena anche io come te mi chiamo Elena ? leggere il tuo articolo mi sembra di leggere i miei pensieri!! Io sono emigrata in UK a Londra x l’esattezza ormai 11 anni fa. Sogno della mia vita vivere a Londra, che cmq nn ho mai realizzato xche se vuoi vivere nelle belle zone del centro nn devi essere milionario..di più!!! Ora vivo ad Oxford che è molto carina ma carissima e credimi che quello che hai elencato come pro e contro sono praticamente gli stessi anche qui..sul clima nn caliamo un velo pietoso. .. ma pietosissimo e x la sanità ovvero NHS un disastro con la D maiuscola e lo dico x esperienza personale!!! La crisi la sto vivendo anche io come te, sono sposata con un brit e quindi al momento nn posso prendere decisioni drastiche anzi…direi che vado a giornate ma ultimamente sono giornate più no che sì. Xò ho trovato una soluzione x il tempo, ho comprato un flat in Spagna Costa del Sol e già solo sapere che posso fuggire quando voglio e riesco al caldo mi fa passare un po’ le paturnie!!! In bocca al lupo.. diciamo che secondo me avrai giornate si e no xò quando entri in queste crisi ed inizi a vedere i lati negativi, che x altro è normale che ci siano, diventa più dura e nn passa mai definitivamente. Quando è così cerca di pensare ai motivi che ti hanno spinta a partire e questo dovrebbe in teoria tirarti un po’ più su… anche se nn funziona sempre, xò dai nessun luogo al mondo è perfetto!!! Un forte abbraccio Elena !!!
Cara Elena, immagino che tu abbia ragione, una volta indossati gli occhiali del “pensiero critico” per osservare un paese non si possa tornare indietro. Ma penso anche che sia molto sano vedere i lati meno belli del nostro espatrio, identificarli e in qualche modo combatterli, come te con l’appartamento in Spagna o come me con lunghi Spring Break in Messico o alle Hawaii. Conosco persone che questa fase non l’attraversano mai e passano dal totale entusiasmo alla depressione più nera, quella che non si combatte più e ti fa andare via. La verità, come sempre, sta nel mezzo e una volta che la trovi, ed impari ad averci a che fare, tutte le decisioni e la vita di ogni giorno hanno un senso ed un equilibrio più autentici. Sul fatto che nessun posto sia quello perfetto ho scritto il prossimo post. In bocca al lupo anche a te!
Si hai ragione sono perfettamente d’accordo con te!! Grazie ed in bocca al lupo anche a te!!?
Come melbourne identico! !!!!
Ahahah sono d’accordo, peggio di noi solo in Australia, Ho degli amici lì e mi raccontano le tue stesse avventure. Le liste servono solo a farci riflettere, poi siamo solo noi che possiamo attribuire il peso che compete ad ogni cosa. Non si tratta quindi di una gara di quantità ma di qualità. Senz’altro per me Canada batte Italia, oggi e ancora per lungo tempo. Quello che vorrei è squarciare il velo del “tuttoperfetto” che a volte alcuni expat mettono sulla loro esperienza all’estero e far capire, soprattutto a chi è a casa, che ci sono lati bui e difficili anche per noi, che facciamo sacrifici per guadagnarci pane e rose.