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Quando viaggio

di Fabiola

Non ero mai stata in Giappone, né in Asia, neanche fuori dall’Europa, non avevo mai fatto un viaggio così lungo e, tanto meno, non mi sarei immaginata di farlo sola.

Ma dato che era una cosa che volevo fare da tempo e, dopo aver visitato alcune capitali europee in solitaria, ho trovato un volo a buon prezzo e ho approfittato dei giorni di vacanza di Novembre per partire per la patria del Sushi e del Ramen.

Non mi dilungherò sui motivi e i piaceri del viaggiare sola perché ne ho parlato spesso in altri articoli e neanche sui dettagli del viaggio, ma mi soffermerò su quanto questa esperienza abbia fatto bene alla mia anima.

Viaggiare diventa sempre di più un bisogno essenziale nella mia vita, seppur sto molto bene qui a Mallorca, dopo un po’ ho bisogno di novità, di sconnettere la testa.

Lavoro tutto l’anno cercando di controllare le spese e risparmiare per potermi permettere di passare del tempo lontana dall’Isola.

Quest’anno ho scelto come meta il Giappone perché volevo rapportarmi a un’altra realtà, per mettermi nuovamente alla prova, affrontando qualcosa di diverso e perché me ne avevano parlato tutti bene. Non nego che ne ho trovato conferma, commuovendomi per la gentilezza e la bontà delle persone incontrate.

Io viaggio nello stesso modo in cui vivo la vita di tutti i giorni. ragazza-occidentale-Giappone

Io quando viaggio mi sento viva.

Mi sveglio prestissimo la mattina e, dopo una colazione abbondante, esco per non perdermi neanche un minuto di vitalità che sento alle prime ore della giornata: quando ancora per la strada ci sono poche persone, l’aria è fredda e, tuttavia, le saracinesche dei negozi sono chiuse.

Là sento la vita.

Rifletto molto, appunto sensazioni e pensieri di questo stato di stupore assoluto e, proprio mentre ero persa nel mio mondo, passeggiando per le strade di Kyoto mi sono imbattuta in una scritta al di fuori di un tempio: “NOW, LIFE IS LIVING YOU“.

Letteralmente si potrebbe tradurre: “Ora, la vita sta vivendo te”, a ognuno la propria interpretazione ma per me, quell’esatto momento, è stato trovare conferma alle mie teorie.

Come stavo dicendo, tutte quelle mattine con il freddo sul viso e il silenzio interrotto da qualche bicicletta, io sentivo davvero la vita che scorre nelle vene, LA VITA CHE MI STA VIVENDO.

Là, dentro me e mi sento parte di quell’energia che muove il Mondo.

scritta-giapponese-proverbio

Io quando viaggio improvviso.

Preso un volo per Tokyo, trovato due sistemazioni, e via. Al risveglio, controllavo le previsioni giornaliere, cercavo qualche informazione su internet e decidevo dove andare; così che ogni giorno potevo sorprendermi di quello che accadeva, senza aspettarmi troppo.

Una preziosa lezione che ho appreso in questi anni all’estero: vivere senza piani, improvvisando.

Ho passato undici giorni ricchi di emozioni, è stato vivere come in un lungo sogno che, ad ogni risveglio, regalava colori e profumi sempre diversi.

paesaggio-giapponese-tempio

Io quando viaggio sento mio questo Mondo. 

Girovagando per le strade delle grande metropoli, come Osaka e Tokyo, o per quei sinuosi sentieri dei parchi dalle foglie rosse e gialle di Nara o Nikko, mi sentivo cittadina del Mondo. Mi sentivo parte di un meccanismo perfetto.

Tutto lo devo a quella decisione del gennaio 2015, quando prendevo 23 anni di vita milanese, li schiacciavo in una valigia e partivo senza alcuna certezza per Londra. Da lì iniziò il mio viaggio. Questo Viaggio nella Vita che mi sta vivendo.

Londra, che tanto ti ho pensato quando, in pochi minuti, sono riuscita a comprendere il funzionamento di quel groviglio di linee metropolitane nipponiche. Fu un’esperienza interessante prendere la metro: alle 9.00 del mattino venni travolta dalla folla di giapponesi per i quali quel mezzo permette loro di arrivare in orario al proprio posto di lavoro, mentre per me uno valeva altro; è stato come trovarsi dentro quell’ingranaggio che spinge l’economia.

Mi muovo sempre a piedi,  finché le mie gambe me lo permettono, e anche se spesso mi trovavo in quartieri in cui non c’era nulla di particolare da vedere, mi piace l’idea di poter calpestare e sentire un po’ miei, i cammini della Terra.

strada-città-giapponese

Io quando viaggio sola non ho paura.

In terra asiatica puoi dare nell’occhio quando, in una carrozza di un treno con una sessantina di persone dai tratti asiatici, c’è una ragazza con gli occhi chiari e uno zaino in spalla, ma non mi sono mai sentita giudicata o “diversa”, anzi.

Ho notato, con immenso stupore, gente che mi fermava per chiedermi se mi fossi persa o se necessitavo di aiuto o, nei tragitti del treno più lunghi, ho notato quanto le persone coglievano l’occasione per fare due chiacchiere. Mi è capitato anche di parlare con due simpatiche signore giapponesi che, non sapendo l’inglese, si sono messe a comunicare con me usando Google Traslate ed erano sorprese del fatto che fossi sola e non avessi paura. Mi hanno mandato, persino, qualche buona benedizione.

Io, sinceramente, la paura l’ho presa e accantonata in qualche cassetto, mi sentivo sicura di camminare anche per strade desolate, a testa alta, come se fosse casa mia.

ragazza-zaino-tempio

Io quando viaggio colleziono esperienze e momenti.

C’è una frase che mi piace molto che dice: “FILL YOUR LIFE WITH EXPERIENCE NOT WITH STUFF, HAVE STORY TO TELL NOT STUFF TO SHOW“.

Cerco sempre di girare il più possibile, faccio centinaia di foto, per poterle vedere dopo tempo e ricordami quanto sono stata bene. Colleziono momenti.

Mi piace andare fuori dagli schemi, come per esempio provare un cibo nuovo, o adeguarmi alle tradizioni, magari purificandomi in un tempio.

Anche se poi, lo faccio più per me che per gli altri, più che raccontare storie mi piace avere storie per me, bei ricordi, cerco di vivere tutto quello che non ho mai potuto permettermi.

E, per concludere, io quando viaggio, dopo un po’, ho voglia di tornare nella mia Isola.

Ormai ha preso un posto del mio cuore e, per quanto una vita sempre con la valigia in mano potrebbe essere un grande sogno, dopo qualche settimana sento il  bisogno di tornare a casa: casa mia, a Mallorca.

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8 Commenti

Maria Luisa 08/12/2017 - 11:16

Bellissimo articolo Fabiola! Sono stata in Giappone qualche mese fa e mi è rimasto nel cuore. Mi sento come te quando viaggio, l’hai saputo esprimere alla perfezione! Mi è piaciuto molto leggerti

Rispondi
Fabiola 09/12/2017 - 07:24

Cara Maria Luisa,
Grazie mille, davvero!
Sì, credo che il Giappone abbia qualcosa di magico. Anche a me ha riempito il cuore.

Un forte abbraccio

Fabiola – Mallorca

Rispondi
Dèsirée 12/12/2017 - 13:26

I tuoi racconti portano a viaggiare anche a chi legge. bellissimo..Sei grande !!

Rispondi
Fabiola 14/12/2017 - 07:03

Cara Desiree,

Grazie mille, quanta positività!!! 🙂
Mi piace l’idea che qualcuno possa, leggendomi, viaggiare con me.
Un abbraccio

Fabiola – Mallorca

Rispondi
Marta 07/01/2018 - 20:11

Il Giappone e’ una delle mete top ten nella mia lista di viaggi. Abbiamo uno stile di viaggio molto simile. Viaggio spesso da sola anche io senza fare tanti progetti e condivido sull’accumulare esperienze, piuttosto che oggetti.

Rispondi
Fabiola 08/01/2018 - 17:51

Cara Marta,
Grazie del tuo commento: è sempre un piacere trovare qualcuno di simile 🙂

A me il Giappone ha lasciato dentro sensazioni che, dopo mesi , ancora mi causano il batticuore: è un luogo magico, non ti deluderá!

Un abbraccio
Fabiola – Mallorca

Rispondi
Chiara - Parigi 14/04/2020 - 00:36

Io in viaggio sono uguale ! Devono bollirmi i piedi per fermarmi. Sono una buona compagna di viaggio, ma piuttosto iperattiva xD in un momento come questo sembrerò forse superficiale, ma nulla mi manca come viaggiare, ma questo tu già lo sai ❤️

Chiara – Parigi

Rispondi
fabiola 14/04/2020 - 06:32

Cara Chiaretta,

Lo stesso penso io!
Sto riproponendo articoli vecchi, per non perdere quella voglia di viaggiare e ricordare sempre tutte quelle bellissime sensazioni che ci regala una nuova avvenutra.

Ci faremo presto anche un viaggietto assieme 😉 <3

Un abbraccio e spero di vederti, da qualche parte nel Mondo o per il Mondo 😉

Fabiola – Mallorca

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