Francesca Capelli
Sono giornalista, scrittrice per ragazzi, traduttrice, docente e ricercatrice nel campo delle scienze sociali. Un curriculum che potrebbe riassumersi con la frase: “chi più ne ha più ne metta”. Viaggiatrice per lavoro e per passione, atterro a Buenos Aires nel 2006 e mi innamoro della città nel momento stesso in cui sono scesa dalla scaletta dell’aereo, tanto da tornarci tutti gli anni in vacanza, accarezzando il sogno di viverci. Nel 2011, dopo una separazione non traumatica ma che mi ha obbligato/permesso una totale riprogettazione della vita, mi sono detta: “Perché no?”. E ho organizzato con teutonica razionalità la follia più grande, bella e assurda che abbia mai fatto. Ho messo in due valigie tutto che ho voluto portare con me della mia vita precedente e sono arrivata qui, il 14 febbraio 2012, con l’iscrizione a un master di Sociologia come unico punto fermo. Quando ho saputo che mi avevano ammesso, ho capito che ero nel posto giusto al momento giusto. I primi due anni ho vissuto sulle montagne russe, ogni cosa si trasformava in un’avventura. Ho scritto e diretto opere teatrali, ho interpretato un piccolo ruolo in una serie Tv, ho imparato a ballare il tango e mi sono persino esibita in una coreografia di danza contemporanea in piazza. Oggi insegno in una scuola secondaria e all’università, scrivo, scrivo, scrivo e racconto il Sudamerica sulle pagine digitali del quotidiano www.alganews.it. Di Buenos Aires amo il cielo e la luce, che certi giorni sembra irradiarsi dall’interno delle cose. Il suo vivere di notte, la movida culturale di festival, teatro, cinema e letteratura, il suo mobilitarsi per i diritti umani, il suo accogliere tutti, permettendo ai sogni più impensati di realizzarsi. Buenos Aires è una donna imperfetta, ma così sensuale da fare innamorare chiunque la guardi negli occhi. La donna che avrei voluto essere io.