In America. Non avrei mai pensato che una tragedia avrebbe deciso il posto in cui sarei andata a vivere. E che quel posto sarebbe stato esattamente quello in cui ho sempre voluto vivere. Invece e’ andata proprio cosi’.
Per chi ancora non mi conoscesse mi chiamo Ylenia e fino ad ora mi sono sempre firmata come Ylenia-Nord America o Ylenia-Vancouver. Due anni e mezzo fa mi sono trasferita a Vancouver, in Canada, con una breve interruzione a Los Angeles e una nello stato di Washington, dove mi sono trasferita dopo aver vinto la lotteria della Green Card. A luglio del 2014 sono tornata temporaneamente a Vancouver, dove vive ancora oggi mio marito, in attesa di ricevere la sua green card! Siamo stati fortunati a poter stare insieme quasi più di un anno, dato che quasi tutte le persone che intraprendono questo procedimento sono costrette a vivere separate. Adesso, pero’, e’ arrivato il momento di separarsi anche per noi.
Da inizio Novembre, infatti, mi sono trasferita a Cape Cod, una splendida zona sulla costa del Massachusetts a un’ora e mezza da Boston. Avevo già vissuto qui nel 2006, per il quarto anno di scuola superiore, come exchange student. Adoro questo posto, la gente amichevole e i paesaggi mozzafiato. Ma quando ho deciso di spostarmi da questa parte del continente per poter sponsorizzare Mattia, avevo scelto di stare a Boston, pensando che in città avrei trovato casa e lavoro più facilmente, oltre a non dover acquistare una macchina vista la presenza di una buona rete di mezzi di trasporto. A quanto pare, pero’, il destino aveva altri piani. Ho passato la prima notte a Boston nella casa degli orrori. Avevo affittato una stanza nella casa di una signora con 5 figli, che ospita exchange students. Dalle foto sembrava tutto fantastico ma la realtà era ben diversa. Casa sporca, la mia stanza era piena di cose della figlia e non avevo nemmeno spazio per disfare una -delle 3- valigie che avevo con me. Stanca dal viaggio e triste per aver lasciato mio marito a otto ore di volo di distanza, ho passato tutta la notte sul copriletto a piangere (perché le lenzuola erano sporche e macchiate). Ero pronta a cercare un altro posto a Boston, quando ho ricevuto la notizia che una persona a me molto cara, che vive a Cape Cod, stava morendo. E cosi’, nel giro di 2 ore, ho affittato una macchina e mi sono catapultata qui. Non e’ stato l’inizio che mi aspettavo, che volevo. Non ho mai perso nessuno di cosi’ importante nella vita, sono fortunata ad avere ancora tutti i nonni vivi, e arrivare qui e sapere di stare per perdere una donna che considero come una madre e’ qualcosa di terribilmente straziante. Sopratutto perché sono sola, senza Mattia, senza la mia famiglia. Alterno momenti di calma a momenti in cui sono in un lago di lacrime e mi domando il perché di tutto questo. Sono una che crede tanto al destino, alle coincidenze, ai segnali che ci arrivano. Di sicuro avrei voluto accadesse qualcosa di diverso per farmi arrivare qui. Il lato positivo e’ che ho trovato una bellissima stanza accogliente tramite amici e la ricerca del lavoro sembra stia andando bene. E poi, beh, sono a Cape Cod. Sono 8 anni che parlo di questo posto un giorno si e uno no, penso di aver prosciugato tutti i membri della mia famiglia a furia di dire quanto amo questa zona dell’America. E alla fine eccomi qua! Non so se questa sara’ la mia meta finale, anche se, sotto sotto, io lo spero! Per ora cercherò di vivermi nel migliore dei modi questi mesi senza Mattia, augurandomi che non nevichi come l’anno scorso (un metro abbondante di neve perenne) e che tutto il procedimento per la green card fili liscio. Sopravviverò’ a -20°gradi?? Lo scopriremo presto!
Ylenia da Cape Cod…
3 Commenti
In bocca al lupo!!! Ho vissuto tanti anni anche io lontana da mio marito, ma alla fine i sacrifici ripagano!
Sto facendo anche io dei sacrifici per cambiare la mia vita..ti auguro tutto il meglio che desideri..
wow Ylenia….trovarti in questa vigilia di Natale per me è segno di “nascita”, di “luce!!
Mi presento: sono Marina. Ho vissuto anch’io tra Cape Code e Boston per un anno, assieme al mio attuale marito: avevamo lavorato come associate teachers con un programma di scambio professionale. Da allora non siamo più riusciti a toglierci dalla testa gli US, ma soprattutto la vita da expat. Ora abbiamo anche due bambini di 4 anni e mezzo e due. Dal punto di vista professionale in questo periodo non abbiamo grandi soddisfazioni e sentiamo ogni giorno di più che la vita oltreoceano ci sta chiamando!! Abbiamo partecipato alla lotteria per la green card e stiamo valutando di passare prima dal Canada…. e udite, udite stiamo proprio “studiando” Vancouver, dove vivi te Ylenia, se non sbaglio.
Quindi sì, fammi fare un po’ mente locale e ti faremo delle domande sulla vita a Vancouver e sui visti e faccende burocratiche varie.
Potrebbe essere il nostro ultimo Natale da italiani residenti in Italia?! L’averti incontrata oggi quasi per caso sul web dà sicuramente carburante ai miei/ nostri desideri.
Grazie e Buon Natale