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Da Rotterdam al Vietnam: expat in viaggio!

di Dalila Rotterdam
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Da Rotterdam al Vietnam: expat in viaggio

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Gennaio 2018: Viet Hai, Ha Long Bay.

La scelta per il mio primo viaggio oltreoceano, il primo in Asia, è ricaduta su Vietnam e Cambogia. Oggi vi racconto il mio Vietnam ad Ha Long Bay, nel villaggio di Viet Hai.

Io e il mio fidanzato Robin siamo partiti da Amsterdam, con un volo economy firmato Emirates.

Abbiamo speso un paio di giorni tra Ho Chi Min ed Hanoi. Mete scelte più per curiosità che per la fama e, a essere sincera, non sono proprio posti che tornerei a visitare. Affollate, sporche e caotiche. Le uniche note positive in tutte e due le città sono i ristoranti in cui ci siamo saziati e gli hotel che ci hanno accolto.

Dopo le caotiche città, finalmente Ha Long Bay.

Per arrivare ad Ha long Bay, siamo partiti da Hanoi; il viaggio è durato circa 5 ore.

Tutto quello che abbiamo dovuto fare è stato andare dove ci veniva indicato, dato che era tutto organizzato benissimo. Difatti, un bus comodo e con wifi ci è venuto a prendere direttamente in hotel.

Al bus si sono susseguiti un traghetto, un altro bus, un taxi. Alla fine, siamo arrivati nel porticciolo di Cat Ba, una delle maggiori isole della baia di Ha Long Bay, dove sapevamo c’era una barca ad aspettarci.

L’imbarcazione era quanto una Fiat panda e ci si poteva salire solamente da scalette sdrucciolevoli che andavano a finire in mare.

Date le mie doti atletiche inesistenti e lo zaino grande quanto me, mi ero già vista in acqua, ma fortunatamente sono riuscita a salire sulla zattera senza problemi. La “capitana”, che indossava il classico nòn, abiti pesanti e un gran sorriso, ha messo in moto il motore, e mi sono lasciata incantare dal panorama intorno a me.

Abbiamo navigati circondati da enormi montagne che emergevano dall’acqua, accanto a un villaggio di pescatori fluttuante, e siamo arrivati su un isoletta dove, anni fa, è stato creato il villaggio di Viet Hai.

A proposito del villaggio, la storia racconta che, durante una tempesta, alcuni pescatori si addentrarono in una caverna di questa isoletta; i sopravvissuti cominciarono a perlustrare l’isola e si insediarono in una valle, creando il villaggio che esiste tutt’ora.

Arrivati alla Homestay, che precedentemente era la casa della famiglia del proprietario, siamo stati accolti con dell’ottimo caffè vietnamita servito sotto una tettoia di legno.

C’era una leggera brezza ma il panorama davanti a noi era ammaliante, impossibile da lasciare. Sfumature di verde così varie non ne avevo mai viste.

Una volta rifocillati con una zuppa a base di noodle, verdura e pollo, ci siamo incamminati nella giungla per goderci ancora un po’ il paesaggio prima che facesse buio. Intono a noi, il silenzio più totale.

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Viet Hai

In Viet Hai è facile vivere qualche giorno quasi completamente a tu per tu con la natura.

Sull’isola è possibile scalare le montagne, addentrarsi nella natura in bicicletta oppure scoprire -e provare- come si fa il riso. Si possono fare anche gite in barca e kayak, e si può nuotare, temperature permettendo.

Non c’è molto altro da fare se non rilassarsi incantati da vista mozzafiaton Viet Hai non è assolutamente un posto dove ci sono feste e baldoria. Le sere sono spese a chiacchierare con gli altri clienti davanti a una tavola imbandita di cibo semplice e, volendo, è possibile andare a dormire un po’ più caldi dopo qualche bicchiere un vino al riso, che più che vino sembra grappa.

Nonostante il freddo, abbiamo anche fatto un giro in barca per l’arcipelago.

Con mio enorme sollievo, la barchetta per il tour era un po’ più grande rispetto a quella usata per arrivare a Viet Hai. Con noi c’era una donna al timone la quale, a gesti e con uno scarsissimo inglese, ci ha fatto un po’ da guida durante la navigazione e ci ha portati a mangiare in una specie di ristorante nel villaggio fluttuante. Il menù era a base di frutti di mare allevati ai piedi della casa, pesce pescato nella baia, frittata e altri manicaretti.

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io con una scimmietta locale

La gita si è conclusa con una visita all’Isola delle scimmie, dove ci è stato possibile avvicinarsi a loro con della frutta. Robin  è stato quasi attaccato da una scimmietta perchè lui era in vena di giocare, la scimmia no.

Siamo stati a Viet Hai solo due giorni, ma sono bastati per farci innamorare di questo posto.

Viet Hai non è stata l’unica località che abbiamo visitato in Vietnam, ma sicuramente è quella che ci ha colpito di più.

Abbiamo speso qualche giorno anche nella provincia di Nih Binh, a Tam Coc, che immaginavo molto più suggestiva.

Il Vietnam è stato il primissimo paese asiatico visitato. Sembrava fosse tutto un altro mondo ma non mi sono sentita persa o spaesata.

Ho trovato impressionante la cordialità della gente e la bellezza nelle piccole cose, il sorriso delle persone che, ai nostri occhi, non hanno niente.

Ho visto quanto siamo fortunati, quanto sono fortunata. Viviamo in paesi in cui non ci manca niente, dove i bambini non vanno a lavorare e la gente non deve venire a pulire il tuo piatto per avere l’unico pasto della giornata.

Adesso, dopo quel che ho visto, sono curiosa di sapere cosa posso fare io nel mondo, per il mondo, più di quanto lo fossi stata prima.


PS. Questi due immemorabili giorni nella baia di Ha Long Bay sono stati possibili grazie al prezioso aiuto del manager della Homestay, che mi ha sopportata e supportata dal primo contatto su Arnb&b.

Ha combinato tutto lui e io, da brava maniaca dell’organizzazione, mi sono fatta tenere al corrente di ogni mossa che avremmo fatto e di ogni soldo che avremmo speso. Tutto. Tant’è che mi ha confidato, una volta incontrato, che, grazie alle mie domande, ha creato delle tabelle informative per le vacanze dei futuri clienti! (Prego e beati voi).

Nel caso vogliate scoprire il mio Vietnam e provare sensazioni indimenticabili, ecco qualche suggerimento:

  • namtravel.net è il sito del manager della Homestay nel villaggio di Viet Hai, esprimete i vostri desideri e lui li esaudirà; ha fatto così con noi. Trovate la Homestay anche su Arnb&b come Lan Homestay (Cat Ba in Ha Long Bay)
  • per i voli interni, abbiamo viaggiato con Vietjet e Jetstar; per il bus, mi è piaviuto tanto Cat Bà Express
  • gennaio è stato un mese piuttosto freddo questo anno, ma di solito si sta intorno ai 15-20 gradi; si dice che il periodo migliore sia da febbraio ad aprile, quando fa bel tempo e non piove
  • non scambiate soldi in aereoporto, fatelo piuttosto quando arrivate in Vietnam in una qualsiasi ATM, perché la tassa da pagare è irrisoria
  • sapete quanto ho speso in media per ogni pasto? 5 euro!

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