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Self care a Natale

di Samanta - Jena DE
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Un concetto importante al quale mi sono avvicinata negli ultimi mesi è quello di self care, cioè dell’importanza di prendersi cura di se stessi in maniera efficace e costruttiva.

Ci sono un sacco di piccole cose che possiamo fare per stare meglio: bere un caffè in compagnia, meditare, metterci in cucina, accendere una candela e rimanere una mezz’ora a mollo nella vasca da bagno ascoltando musica… le possibilità sono infinite, credetemi!

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie ho iniziato a leggere su varie pagine FB le tristi considerazioni di chi anche questa volta non è riuscito a organizzarsi in modo da passare il Natale in Italia con parenti e amici e si rassegna a pranzare da McDonald affogando l’amarezza in un bicchiere di coca cola, scontento del fatto non ci siano esercizi commerciali aperti dove poter quantomeno ingannare il tempo.

A livello umano un po’ – tanto! – mi dispiace vedere che le mancate possibilità spesso non si riescano a trasformare in opportunità e – non volendo incorrere in una situazione simile – ho rispolverato il concetto di self care e stilato una piccola lista di cose che in caso di malumore sono in grado di risollevarmi la giornata.

Uscire di casa

Io ho la fortuna di vivere nelle vicinanze di una piccola area verde ma chiunque abiti in città sa sicuramente come raggiungere il parco più vicino e perdersi per i viali innevati. Ho sempre trovato quiete nella natura, adoro fotografare ciò che mi circonda e il riverbero del sole sulla neve regala sempre sfumature nuove a momenti privati e per questo stesso motivo doppiamente speciali. Tantissime riviste filo-salutiste sottolineano peraltro sempre il legame tra il movimento e la produzione di ormoni legati alla felicità e – chissà come mai? 😉 – questa volta penso proprio abbiano ragione… insomma uscite, armatevi di cappello e i-pod e mettetevi in marcia: ne uscirete bizzarramente ristorati..! Se vi sentite avventurieri (io l’ho fatto lo scorso anno e posso solamente consigliarlo) potete persino armarvi di pranzo al sacco e zainetto e mettervi in viaggio per una cittadina vicina che non avete ancora esplorato a dovere…credetemi, non rimpiangerete il fatto di aver passato la giornata in compagnia di voi stessi! 😉

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Mettersi in cucina

Se la dispensa lo concede (dopotutto gli esercizi commerciali sono chiusi.. 😉 ) perché non regalarsi un pranzo (o una cena) un poco più elaborato? Magari è finalmente giunta l’ora di provare quella ricetta che volete cucinare da mesi, oppure potreste preparare dei biscotti e gustarveli con una buona tazza di the e un libro. Cucinare ci mette in condizione di focalizzarci solo sul momento presente, non sulle mille e una cosa che vorremmo ma non possiamo ottenere oppure ancora sulla nostra giornata in solitaria. Cucinare ci permette di esprimerci e – cosa da non sottovalutare… mica si parla di self care per nulla..! – ci aiuta a prenderci cura se non di noi stessi, almeno di uno dei nostri bisogni primari. Mica male, no?

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Prepararsi un bagno caldo

Se avete la fortuna di vivere in un appartamento dotato di vasca da bagno sicuramente conoscerete già i mille benefici di un bagno caldo ma – come si suol dire – repetita juvant. A volte un po’ d’acqua calda unita al nostro bagnoschiuma preferito, una candela e un po’ di musica oppure la puntata dell’ultima serie TV alla quale ci siamo appassionati bastano per allentare la tensione e regalarci un po’ di sollievo.

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Fare volontariato

Questo era il mio piano originale. Avevo intenzione di chiedere alla Caritas o alla mensa dei poveri se avessero ancora bisogno di qualcuno che li aiutasse a distribuire i pasti il giorno di Natale. Avendo un impegno di lavoro il 26 e dovendo preparare un sacco di materiale da presentare a 40 turisti tedeschi, purtroppo, suppongo che non ne avrò il tempo. Peccato. In ogni caso fare volontariato in un giorno così speciale fa bene, posso assicurarvelo: messe di fronte a tante persone che nonostante tutte le sfortune di un’esistenza riescono a sorridere, le nostre piccole magagne ci sembreranno sciocchezze. Insomma: a volte self care significa anche prendersi cura del prossimo.. 😀

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Queste sono solo poche idee che spero vi possano eventualmente fungere da spunto, nel caso vi trovaste a dover passare il Natale da soli. Un altro consiglio che mi sento di darvi è quello di informarvi tra i vostri amici e scoprire se c’è qualcuno che – come voi – non tornerà in Italia per le feste. In questo ultimo caso perché non organizzare un pranzo – oppure un brunch, oppure ancora una cena – in compagnia, dove ognuno porta la propria pietanza preferita e magari un regalo simpatico da estrarre a sorte?
In qualsiasi modo decidiate di passare le feste, cercate di dedicarvi almeno un paio d’ore in cui fare qualcosa che vi può far star bene, regalatevi momenti in compagnia di voi stessi e godete dell’opportunità di poter passare una giornata lontani da obblighi familiari, caos, chiacchiere ad alto volume e – decisamente – troppo cibo. Se è vero che si dovrebbe far di necessità virtù, insomma, è altrettanto vero che impegnarsi per riscoprire il lato positivo di una situazione che vi lascia quantomeno infastiditi vi aiuterà ad affrontare la giornata in una maniera tutta diversa.
Abbiate cura di voi e passate un buon Natale.
Vi abbraccio.

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2 Commenti

Giulia - Giappone 19/12/2016 - 05:16

Ottime idee ^^ E’ bello vedere che c’è chi cerca di vivere la situazione positivamente.
Io ormai sono 3 natali che non passo a casa e siccome in questo paese non è festa, devo lavorare comunque fino a tarda sera. Di solito, insomma, arrivo a casa a mezzanotte o all’una e me ne vado a dormire perchè sono a pezzi.
Quest’anno sono un po’ più fortunata perchè almeno il 25 cade di domenica quindi niente lavoro, ma soprattutto sono stata invitata ad una cena di compleanno+natale+altrocompleanno+capodanno dalla famiglia del mio capo, quindi almeno il 25 avrà più spirito natalizio.

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Katia 19/12/2016 - 21:23

Che bell’elogio alla semplicità e al recupero o invito alla cura del proprio sé. Sono preziosi il tempo e le attenzioni che dedichiamo a noi stessi. Se ci facciamo caso, dopo aver concesso a noi stessi quello che normalmente lasciamo agli altri, il senso di personale benessere che ne deriva è acuto e persistente. Quindi la soluzione c’è ed e sempre a portata di mano. Vogliamo più bene a noi stessi in ogni possibile modo. Anche i nostri rapporti interpersonali ne trarranno netto vantaggio!

Un caro saluto da Katia G. – Johannesburg

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