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Sposarsi in Germania: 3-2-1 via!

di Samanta - Jena DE

Quando mi trasferii all’estero per la prima volta avevo decisamente altri progetti: studio, lavoro, amici, concerti. Insomma: di sposarsi in Germania non se ne parlava proprio. Se mi chiedessero tutt’ora cosa ne penso, probabilmente ripeterei ciò che ogni conoscente tedesco tra i 20 e i 25 anni mormora. A livello di tassazione, infatti, le coppie sposate hanno delle agevolazioni. In caso di malattia del coniuge, si possono richiedere informazioni in ospedale. Nella maggior parte dei casi, poi, non occorrono procure di alcun genere. Il riconoscimento dei figli alla nascita, inoltre, avviene in maniera decisamente più immediata e non necessita di documenti da reperire all’ultimo minuto. Qua esiste, pensate un po’, persino l’assicurazione sanitaria per famiglie dove l’intestatario assicura il proprio coniuge e i figli.

Forse, ho pensato molte volte, è proprio questo che spinge tantissime giovani coppie a sposarsi. Alcune, ho scoperto con stupore, si sposano durante il periodo universitario . Pensate che non è inusuale vedere giovani mamme con i propri neonati, se si percorrono le vie dei campus. La maggior parte degli atenei o delle Hochschulen (un tipo di percorso accademico paragonabile all’università) dispone persino di un asilo nido per le emergenze. Insomma, a vederla così sembra proprio che la Germania sia la terra in cui crescere una famiglia non sia poi così difficile. Ma facciamo un passo indietro, prima di perderci in divagazioni.

sposarsi-in-germania-anelliQuali documenti occorre presentare, per sposarsi in Germania?

Nel paese della burocrazia efficente ma, mannaggia, labirintica anche le unioni non sono esenti da qualche capriola. Controllando sul sito della cittadina in cui abito, credetemi, non sono riuscita a non farmi scappare una risata a metà tra il divertito e il rassegnato. La pagina, infatti, recitava:
“Per sposarci civilmente è necessario presentare alcuni documenti. Questi si differenziano a seconda del comune in cui la coppia risiede e/o decide di contrarre le proprie nozze. I nubendi sono pregati di rivolgersi all’ufficio competente.”
Insomma: grazie mille per nulla.

Armata di buoni propositi, ho scritto all’ufficio del caso chiedendo informazioni. Cosciente della pignoleria tedesca, ho specificato che io sono italiana e che il mio compagno è tedesco. Giusto per evitare lungaggini burocratiche dovute al fatto questo o quel documento non fossero corretti. Capitemi: a forza di vivere qua, ho imparato che spesso prevenire non fa proprio male. Il giorno dopo, quindi, ho ricevuto un’email di risposta con i documenti da presentare.
Un cittadino italiano residente in Germania, qui in questa cittadina della Renania Palatinato, deve presentare tre documenti: il proprio passaporto, un certificato di capacità matrimoniale e un certificato di nascita multilingue. Un cittadino tedesco, invece, dovrà semplicemente presentare il proprio documento d’identità e un certificato di nascita.

Con il senno di poi, avrei dovuto menzionare la sua Einbürgerung, ossia la sua “tedeschizzazione”. Grazie alla gentilezza dell’ufficiale che mi trovai di fronte, per fortuna, non fu necessario tornare a casa a recuperare il documento del caso. Allo stesso modo, ho scoperto solo in fase di consegna che il certificato di nascita multilingue andrebbe consegnato in originale. La copia per Email, dove abito io, non viene accettata. Anche in questo caso, la gentilezza dell’impiegato ci ha salvati. Ha controllato che i dati corrispondessero a quelli del certificato di capacità matrimoniale e se lo è fatto bastare. Anche in questo caso, abbiamo avuto fortuna.

Certificato di capacità matrimoniale: cos’è? Si mangia?

Prima di aver ricevuto l’email dal comune, davvero, nemmeno sapevo di cosa si trattasse. Parlando con alcuni expat che lo hanno richiesto prima di me, ho scoperto che qualsiasi cittadino UE che si sposi in uno stato UE diverso da quello in cui è nato deve presentarlo. Il certificato va richiesto al Consolato di competenza, nel mio caso Francoforte sul Meno, se il richiedente è regolarmente iscritto all’AIRE. Per ottenerlo, fedeli a una macchina burocratica infinita, occorre presentare richiesta con relativi allegati. È possibile velocizzare la pratica, sapete? Basterà aggiungere alcuni documenti facoltativi.

Per una richiesta normale, infatti, basta il modulo fornito dal consolato, un certificato di nascita e la copia di un documento d’identità. Tale certificato può esser scaricato dalla pagina dell’anagrafe del comune desiderato se si dispone delle credenziali necessarie, ad esempio il vostro SPID. Per la richiesta completa di documenti facoltativi, invece, occorreranno entrambi i documenti di riconoscimento. A questo andranno ad aggiungersi le Meldebescheinigungen del vostro comune di residenza, recanti il vostro stato civile e il certificato di nascita del richiedente. Queste Bescheinigungen prendono il nome di erweiterte Meldebescheinigungen e possono essere ritirate presso l’ufficio del cittadino competente e sono gratuite.

 

mani-sposarsi-in-germaniaIl certificato di capacità matrimoniale, invece, non è gratuito. Occorrerà versare 6,00€ sul conto corrente dei servizi consolari e presentare regolare ricevuta di versamento. Inoltre dovrete allegare una busta in formato A5 già affrancata, recante il vostro indirizzo. Siete riusciti a sopravvivere a questo caleidoscopio di carte e cartacce? Bravissimi, ora non vi resta che aspettare i 30 giorni canonici e sperare. Quando si tratta di uffici consolari, dopotutto, sperare non fa proprio mai male.

Il certificato di nascita multilingue è tutta un’altra storia.

Si tratta, in questo caso, di un documento reperibile solamente presso il comune italiano di nascita. In questo caso, infatti, persino i cittadini armati di SPID e buone intenzioni dovranno rassegnarsi. Fiera dei miei buoni propositi, sperando in un miracoletto piccino piccino, ho scritto un’email all’ufficio competente. Aspetto ancora una risposta alle mie domande, nemmeno a dirlo.
Alcuni comuni lo spediscono via mail, a sentire conoscenti di conoscenti. Altri richiedono questo venga ritirato di persona. Un’ulteriore possibilità è quella di fornire una delega firmata in modo da farlo ritirare a una persona fidata che provvederà a spedirvelo. In ogni caso, il mio consiglio è quello di contattare l’ufficio del caso e richiedere chiarimenti. O almeno provarci.

Una volta raccolti tutti i documenti, potrete recarvi presso l’ufficio tedesco competente e consegnare quanto richiesto. Loro provvederanno a fare i controlli del caso, assicurandosi della validità di quanto presentato. Una volta ricevuta la conferma, quindi, potrete procedere al matrimonio vero e proprio. Ma prima di parlare del mio, di matrimonio, concedetemi ancora qualche precisazione.

Sposarsi in Germania significa celebrare il rito civile.

Sposarsi in chiesa, sinagoga, moschea oppure in un tempio è facoltativo. Per poterlo fare, la coppia deve essere già unita civilmente. Questo incrementa, evidentemente, i costi e le cerimonie assumono dimensioni spesso fiabesche. Una mia coinquilina in Saarland, ad esempio, aveva scelto di affittare un tappeto rosso che unisse la scalinata del comune con quella della chiesa. Lungo questo tappeto, poi, aveva posizionato buffet presso i quali gli ospiti potevano servirsi prima della cena vera e propria.

Noi abbiamo scelto di fare qualcosa di diametralmente opposto: due firme e via, si ritorna a casa. Un caffè in centro, magari una cena con un paio di amici, eventualmente due foto ben fatte con la mia immancabile cagnolina. Non fraintendetemi, non è menefreghismo. La mia mamma, però, non c’è più e mio papà non se la sente di fare un viaggio così lungo, peraltro da solo. Amici e parenti avrebbero lo stesso problema, anche se gli amici in Germania avrebbero qualche ora di viaggio in meno (ma nemmeno troppo). Lui, poi, certe feste le rifugge come la peste, fosse solo per l’assembramento di gente. I costi, poi, non giustificano l’evento a nostro parere. Basta inserire la parola “matrimonio” e tutto costa almeno il triplo.

sposarsi-in-germania-caffèL’unica cosa che ci siamo concessi sono stati gli anelli. Fatti su misura da un orefice, il mio d’oro e il suo d’argento. Peraltro seguono il modello di un anello in argento che ho portato per tanti anni. Insomma: un piccolo sfizio ce lo siamo tolti, alla faccia di chi ci crede tirchi.

Sposarsi in Germania, concludendo, non è burocraticamente impossibile. Occorre un po’ di pazienza e il tempo necessario a raccogliere tutti i documenti del caso. Ci vuole flessibilità e la consapevolezza che, anche non volendo festeggiare chissà come, ci sono delle spese amministrative da coprire. Queste ammontano, dalle mie parti, a circa 100-150 euro, a seconda della provenienza degli sposi e al numero di certificati di matrimonio che richiederete. Se fossero entrambi tedeschi, proprio per i controlli di cui vi ho parlato e la rilettura di cavilli di legge, costerebbe qualche decina di euro di meno.

Sposarsi in Germania: la mia esperienza

Una volta raccolti tutti i documenti e fissato un appuntamento con l’impiegato dello Standesamt, abbiamo solo dovuto aspettare il giorno fatidico per farci sorprendere a dovere.
Immaginatevi la scena: eravamo entrambi morti di sonno, dopo aver preso parte la sera prima a due ore di corso pre-parto. Perché sì, chi mi ha letta qui da che il 2022 ci ha sorpresi concludendosi con il botto. Io avevo il brufolo del secolo in faccia, roba che l’Etna col suo cratere non era nulla in confronto. Imbozzoliti nei nostri maglioni, con gli occhi stropicciati, ci siamo seduti nell’ufficio del caso. Dopo essersi stupito della copia del mio certificato di nascita plurilingue e dell’assenza dei documenti di Einbürgerung, si è messo a digitare questo o quel dato a computer mentro noi lo osservavamo perplessi.

Ha letto e riletto gli estratti della legge italiana e mi ha subito comunicato che, a norma di legge italiana, non è possibile mettere il cognome del mio compagno sui miei documenti. Io l’ho guardato e gli ho comunicato che, a dirla tutta, nemmeno ci pensavo a rinunciare al mio cognome. Dopo pochi minuti arriva la fatidica domanda.
“I documenti ci sono tutti, testimoni legali non ne servono… volete far tutto oggi?”.
Ecco, morale della favola mi sono sposata. Brufolo, sonno molesto e via discorrendo. Abbiamo firmato il documento del caso, ricevuto due certificati di matrimonio e un libro con fotografie sulla città. Il tutto al modico prezzo di 106,50€ certificati compresi. Uno di questi certificati, poi, è già stato spedito in consolato in modo da far registrare l’avvenuta unione sul registo del comune italiano del caso.

Sposarsi in Germania, per me, è stato decisamente diverso. Spontaneo, goffo e un po’ buffo. È stato imperfetto ma, allo stesso modo, proprio come lo volevo io. Intimo, privato e silenzioso. Ah, ovviamente ho pure riso un sacco il che, ora come ora, proprio non guasta. E voi? Vi siete sposati in Germania? Raccontateci la vostra avventura nei commenti!

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