Come trovare casa e lavoro all’estero in meno di un mese
Così eccomi dopo un primo mese trascorso a Mallorca!
Cosa mi ha spinta a venire qui? Beh, desideravo un posto al caldo, con spiagge mozzafiato a portata di mano, desideravo la Spagna, parlare spagnolo e la buona Paella, desideravo la qualità di vita.. e credo sempre più che qui tutte queste componenti si sposino alla perfezione.
Le sensazioni che si provano quando si fa la scelta di cambiare vita sono indescrivibili, seppure per la seconda volta, credo che quel 27 Febbraio 2016 ha segnato l’inizio di un nuovo inizio, portando su quel aereo una Fabiola diversa da quello che la portò da Milano a Londra.
Mi ricordo che durante il mio primo viaggio verso Londra – il mio primo espatrio – piansi molto, ero agitata sebbene sicura di quello che stavo facendo.
Questa volta, durante il tragitto da Londra a Palma, ero serena e rilassata e mi dicevo ” stai facendo la scelta giusta“. Stanca, esausta dopo due giorni trascorsi all’insegna di impacchettare e spacchettare valigie, sono atterrata a Palma che erano le otto di sera, giusto in tempo per vedere il sole tramontare. Essendo febbraio le temperature non erano miti, faceva freddo, ma vedere le palme all’aeroporto mi fece già sentire in un posto di vacanza che sarebbe stato la mia nuova casa.
Presi un taxi, andai in albergo e iniziai a parlare con il taxista, volevo capire cosa pensavano le persone dell Isola. “Cerco qualità di vita” dissi a lui quando mi chiese cosa ci facessi qui, e lui di sicuro mi rispose “allora sei nel posto giusto”, frase che riporto perchè mi si ripresenta spesso nel corso del mio primo mese mallorchino.
Mangio qualcosa e mi metto a letto presto per poter vivere appieno la giornata seguente.
La mattina del mio primo giorno a Mallorca mi svegliai e dal balcone dell’albergo dove alloggiavo già intravedevo uno scorcio di Mediterraneo. Presi un bus per arrivare a Palma e mentre viaggiavo provai una sensazione di libertà e di gioia offertami dal rumore delle onde e da quel sapore di salsedine sulle labbra, assieme alla vista del colore blu del mare ed il tepore del sole sulla pelle.
Già fantasticavo di correre lungo la spiaggia, con il sole caldo che contrasta con il venticello fresco ed il mare come sfondo della mia cartolina immaginaria.
Quando viaggi a scatola chiusa non sai che posto potresti trovare, se lo potrai sentire tuo, ma ricordo che solo dopo poche ore il mio arrivo mi dissi “voglio restare qui“, e tutt’oggi non è mia intenzione nè tornare a Londra, nè tanto meno a Milano. E’ sicuramente presto per dirlo ma qui ricevo segnali positivi. Mi sto chiedendo perchè non sono venuta prima, ma credo anche che per ogni cosa ci sia il suo momento giusto.
Come alloggio avevo prenotato per le prime due notti un Hotel vicino l’aeroporto e per i primi 15 giorni una stanza con Airbnb. Avevo due settimane di tempo per trovare una camera mia e un posto di lavoro.
Cercai di fare le due cose in parallelo e cominciai a mandare cv in molte agenzie immobiliari di Palma (come avevo fatto a Londra). Mentre continuavo a sostenere colloqui e a distribuire le mie credenziali in giro nella ricerca di un lavoro proseguivo anche con la ricerca di una stanza. Quando inizi a vivere all’estero apprendi che il primo periodo è meglio se vai a convivere con qualcuno, e dopo tre convivenze a Londra credo più o meno di aver capito il genere di situazione e di casa che mi piace. Vidi circa otto camere prima di decidere: c’era quella abitata da troppi coinquilini , quella sporca, quella troppo pulita, quella troppo cara. Finché non trovai quella che piaceva a me.
Risolto il problema casa era arrivata l’ora di concentrarsi sul capitolo lavoro. Feci disparati colloqui, da cameriera per una delle grandi discoteche del posto, a posizioni all’interno di un centro commerciale e in diversi uffici. Ero arrivata a un punto in cui mi andava bene qualsiasi lavoro, ero anche quasi pronta a lasciar perdere il mio tanto amato campo immobiliare per dedicarmi a un altra mia passione, quella dell’ healthy life, quando improvvisamente mi chiamò una delle agenzie immobiliari a cui avevo lasciato il cv. Credo che ogni cosa accada nel posto giusto e al momento giusto: feci un colloquio, mi furono offerte delle buone condizioni, la persona che sarebbe stata il mio capo mi piacque e così avevo trovato anche un lavoro.
Mi ritrovai nuovamente nel ruolo dell’ agente immobiliare e in due settimane mi ero sistemata con casa e lavoro.
Ora sono tante le cose su cui devo lavorare: imparare bene lo spagnolo (per chi mi chiede come ho fatto a trovare lavoro senza sapere la lingua rispondo che mi do da fare) , organizzare la mia vita, predisporre il budget, far conciliare ritmi lavorativi e casalinghi.
Ma ogni mattina vado a lavoro serena e mentre percorro la mia solita strada mi dico “ce l’ho fatta“.
Mentre corro nelle mie ore di paura mi dico “ce l’ho fatta“.
Mentre mi godo i weekend in posti meravigliosi mi dico “ce l’ho fatta“.
Fantastica! Una persona che sarebbe un piacere e una vera ricchezza conoscere… Piena di coraggio e positività! Ho iniziato a leggerti 😉🙏
Cara Elisa,
Grazie mille. Mi riempiono di gioia queste tue parole, davvero. 🙂
Un forte abbraccio
Fabiola – Mallorca