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Trovare la voce : il tedesco

di Lisa Berlino
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Una delle cose che accomuna praticamente tutti gli expat, è esprimersi in una lingua che non sia la propria. C’è chi sceglie il Paese in cui si trasferirà proprio perché ha già studiato quella lingua e chi, come me, parte senza saperla, sapendo che la fatica sarà doppia.

A dire la verità a me il tedesco non è mai piaciuto, sono sempre stata appassionata di lingue, imparo e assimilo piuttosto in fretta, ma l’idea di avvicinarmi al tedesco non mi ha mai sfiorato minimamente. Poi invece succede che la vita riservi delle sorprese, e che sia stata proprio Berlino la città in cui la mia avventura da expat è cominciata, e quindi, volente o nolente, questa lingua bisognava farsela entrare in testa, e mi sono davvero dovuta ricredere, perché ora che la conosco meglio, trovo che il tedesco sia una lingua davvero affascinante.

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Naturalmente Berlino è una città particolare, la multiculturalità che la caratterizza fa sì che passeggiando per le sue strade sia spesso più probabile assistere ad una conversazione in inglese, turco, spagnolo e italiano che in tedesco. Con un buon inglese e una base di tedesco si riesce a fare praticamente tutto, ma a me sopravvivere con un tedesco stentato non basta, e quindi da più di un anno vado a scuola due volte a settimana, dopo il lavoro.

Da quando mi sono trasferita qui ho iniziato a pensare in inglese, spesso anche quando sono da sola, nel tempo libero naturalmente la mia mente si mette quieta e torna a prevalere l’italiano, ma c’è sempre una piccola parte del mio cervello che si sforza, e che ogni tanto formula brevi e semplicissime frasi in tedesco, tanto per allenarsi, ma il problema principale resta tirarle fuori queste frasi, farle uscire. Mi è capitato spesso che qualche collega mi si rivolgesse in tedesco, e nella mia testa la risposta si formulasse in tedesco, poi però, al momento di aprire la bocca le parole si bloccavano, e l’inglese accorreva in mio soccorso.

Fino a quando una sera di Novembre sono uscita con i miei colleghi per la tradizionale Feierabendbier (=birra dopo il lavoro), e a una domanda in tedesco sono riuscita a rispondere in tedesco, e da lì…non mi sono più fermata!

Complici due bicchieri di primitivo e uno di limoncello, ho affrontato la mia prima serata completamente in tedesco, e che soddisfazione! Certo il mio è un tedesco molto semplice, con una serie infinita di strafalcioni grammaticali, ma ho ricevuto così tanti complimenti dai miei colleghi, stupiti e sorpresi dalla mia performance linguistica, che sinceramente ho deciso di buttarmi e non preoccuparmene troppo. Da quel momento mi sono imposta di non smettere, e di parlare tedesco in ogni occasione possibile, quando li incontro nella cucina dell’ufficio, in pausa pranzo e quando si esce la sera. Sul lavoro ancora preferisco l’inglese, perché sono più efficace, veloce e credibile. Infatti capita spesso che mentre parlo in tedesco ridano o mi dicano farsi come “Oh, wie süß!” (=oh, che dolce!), che sul lavoro non è esattamente il massimo, ma non demordo!

Sono convinta che quando si impara una nuova lingua, l’ostacolo più grande da superare per riuscire a lasciarsi andare sia quello della timidezza e della paura di sbagliare, ma quando questo muro cade è tutto in discesa, e la soddisfazione è immensa. In bocca al lupo con tutte le vostre nuove lingue da imparare 🙂

Un abbraccio da Berlino,

Tschüß!

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3 Commenti

Annalisa 04/12/2015 - 08:09

Ciao Lisa, mi sono rivista nel tuo racconto con il mio francese maccheronico. Hai ragione bisogna uscire e parlare quanto piu’ possibile gli errori fanno parte del processo d’apprendimento. In un anno sono passata dal setirmi dire “quoi ? ” (cosa??) a “vous vous débrouille bien” e l’ultima conquista ” quel accent mignon ” (che accento carino) sono soddisfazioni vere. Adesso li rimetto a studiare?

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Lisa Berlino 04/12/2015 - 08:51

Ciao Annalisa, grazie del commento 🙂 anche a me dicono che ho un accento “dolce”, ma devo ancora capire se intendo che la pronuncia è dolce come suono, o se proprio sono io, che sembro una bimba di 5 anni quando parlo, ma non mi lascio intimorire 😉

Un abbraccio da Berlino,

Lisa

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Franco 04/12/2015 - 11:57

Non so se in un forum di donne posso fare capolino anch’io, comunque lo faccio. É tutto vero Lisa, la testa é più importante di tutto il resto, anche se talvolta l’amor proprio ci blocca per il timore delle figuracce. La tua esperienza ti sta rafforzando soprattutto sotto questo aspetto e le persone intelligenti e senza pregiudizi apprezzeranno il tuo sforzo e perdoneranno qualche imperfezione. Vale per una nuova lingua ma vale in tante occasioni della vita. ❤

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