Annalisa
Sono Annalisa, ho 44 anni , trenta dei quali vissuti a Roma, e da un anno sono un’ expat felice. La mia storia inizia circa sette anni fa, quando per un anniversario mio marito mi portò a Londra. Tra me e Londra fu un colpo di fulmine e per la prima volta la possibilità di lasciare l’Italia mi sembrò una realtà concreta. Da quel momento io e mio marito abbiamo iniziato a giocare con l’idea di espatriare, a spedire curriculum, a capire come migliorarli. Per alcuni anni è stato un po’ un gioco, un’idea che ci ha fatto compagnia e ci ha dato conforto nei momenti più difficili. Nel frattempo, non sapendo bene come sarebbero andate le cose e -se e dove- saremmo finiti, nostro figlio è stato iscritto alla scuola francese di Roma, la sola scuola che trovi un po’ in tutto il mondo. Ad aprile del 2013, complice anche le tensioni sul lavoro di mio marito, la mia insofferenza crescente verso la vita romana e le condizioni politiche non troppo rassicuranti, abbiamo deciso che questa idea, il nostro sogno, doveva diventare realtà: ma come? Semplice, ci siamo presi una vacanza a Londra di tre settimane, durante le quali abbiamo studiato le possibilità di lavoro, il costo della vita, i prezzi delle case, mio marito ha iniziato a contattare gli uffici di collocamento e a ricevere le prime telefonate di risposta, tante telefonate. Da quel momento le cose sono andate veloci, velocissime. IL 19 dicembre, esattamente due mesi dopo le nostre tre settimane londinesi , mio marito aveva in mano due contratti di lavoro, uno per la nostra Londra e uno per la Svizzera. Tra i vari curriculum inviati uno era per un impiego a Losanna. Due giorni di rflessione e poi la decisione: si va in Svizzera . A questo punto penserete che viviamo a Losanna o in qualche villaggio limitrofo… e invece no!!!! La svizzera è stupenda, ma va capita, e quindi nell’attesa di capirla viviamo in Francia in una splendida cittadina chiamata Annecy che si affaccia su uno stupendo lago blu, il “mio lago”. Se ne avete voglia, negli articoli che scriverò per Donne che Emigrano all’Estero, vi farò conoscere la mia bella nuova città, vi porterò in giro con la mia bici (eh già, qui sono finalmente risalita in bicicletta) per le sue stradine, vi parlerò delle sue innumerevoli feste e della gioia di vivere dei suoi abitanti. Vi parlerò un po’ anche della Svizzera vissuta da frontaliera e di quanto due realtà, la Francia e la Svizzera, così vicine possano essere tanto diverse.