Vi seguo sempre con passione e da donna all’estero mi piacerebbe condividere con voi la mia storia.
Perchè Vancouver? Convinta da un’amica pazza a “seguirla” in Canada per fare la ragazza alla pari. “Seguirla” perché alla fine lei é finita a Toronto e io a Vancouver e non ci siamo per niente viste durante la nostra permanenza. Ho finito per passare quasi un anno ospite di meravigliosa famiglia canadese, innamorandomi perdutamente della città, conoscendo persone stupende e trovando sulla via anche il mio incredibile compagno di vita, Jan, che aveva lasciato la Repubblica Ceca per migliorare l’inglese e che ha finito per imparare anche un po’ di Italiano.
Purtroppo quella piccola cosa chiamata “visto” si é messa di mezzo.
A luglio 2013, saluto la mia nuova famiglia acquisita e il mio ragazzo, che resterà a Vancouver fino a ottobre, e faccio il viaggio di ritorno in Italia, nuova e rigenerata, innamorata della vita e col cuore colmo di gioia al pensiero di rivedere la mia famiglia. Durante l’estate in Italia, noto con sconforto quante cose non funzionino nel mio paese e con assoluta amarezza, quanto tutti sembrino non farci neanche caso. Comincio a programmare la mia nuova avventura, perché in Italia non voglio restare. Io e Jan decidiamo di andare in Inghilterra e a noi si unisce la mia migliore amica da 20 anni, Daniela. Dopo varie ricerche, decidiamo per Liverpool e ad ottobre 2013 si parte.
I primi tempi qui a Liverpool sono stati durissimi. Lavori faticosi, orari stancanti. Col tempo, e tanti sacrifici, siamo riusciti tutti a migliorare la situazione lavorativa, e ho finalmente imparato ad apprezzare la città. Abbiamo conosciuto tante belle persone e instaurato tante amicizie, di quelle che si sviluppano tanto in fretta perché siamo tutti sulla stessa barca. Posso dire candidamente di essere felice. Ma apprezzare la città non significa amarla e non significa desiderare di restarci…
Da qui la nostra decisione di ritornare in Canada. Nel frattempo, Jan mi ha chiesto di sposarlo, cosa che faremo la prossima primavera in Italia, prima di ripartire per Vancouver.
Molti ci dicono che siamo completamente folli… Abbiamo buoni lavori qui e guadagniamo discretamente. Ma di nuovo, il nostro desiderio di espatriare non é mai stato dettato dalla necessità di trovare lavoro (sebbene rabbrividisca al pensiero di cosa starei facendo ora se fossi rimasta in Italia).
Se trovi il tuo posto nel mondo, se capisci che é lì che vorresti crescere ed é lì che vedi il tuo futuro, devi lottare per averlo, no?
To be continued…
Special Guest
4 Commenti
Ciao Marika bellissima storia. Devi assolutamente seguire il tuo sogno. Noi lo abbiamo fatto da “grandi”, passati abbondantemente i 40, con figlio al seguito, lasciando un lavoro fisso (mio marito) e mai in questi stupendi 18 mesi abbiamo avuto un ripensamento. Neanche un po’ di nostalgia della vecchia vita. Hai ragione ancira una volta quando scrivi che e’ sconfortante vedere come le persone nn si rendano conto delle disfunzionalita’ italiane.
Congratulaziini per il matrimonio e correte a braccia aperte verso la nuova vita nel vostro posto nel mondo. Un abbraccione
Brava Marika, la positivita’ deve essere sempre in valigia con te altrimenti si vede tutto con un colore diverso. In bocca al lupo per il matrimonio e per la nuova destinazione. Benvenuta in questa meravigliosa pagina. Un abbraccio
Bellissima storia e brava! Io ho fatto l’inverso… E pensare che la mia prima meta a 19 anni sarebbe stata Toronto! Ora sono residente fissa in UK. In bocca al lupo per il futuro! 🙂
Braviiii!!! Inseguire i propri sogni fa parte del sogno della vita e mi sembra che voi ci proviate! Il futuro é li dove noi lo creiamo, sia esso a Napoli o a NY o Vancouver. Vi auguro tanta felicitá e chi ha un atteggiamento positivo nei confronti della vita e delle sorprese che essa ci riserva, riceve in cambio la felicitá!