
Da Arica a Putre sono 130 km di strada e si passa da zero a 3800 metri sul livello del mare, anche se la strada va ancora più in alto: a più di 4000 metri.
I consigli per affrontare l’altitudine e non soffrire il mal di montagna sono vari: cercare di fare tappe mentre si sale, bere molto, non mangiare pesante ed evitare alcol e caffè.
Il nostro corpo si deve abituare all’altezza e alla scarsità di ossigeno, perciò bisogna prendere tempo per acclimatarsi. Si dice che servono almeno due notti “in quota” per stare bene.
E pur non avendo avuto problemi per l’altezza, anche noi in effetti il terzo giorno stiamo molto meglio.
Visto che siamo in viaggio con due bambini, abbiamo deciso di affittare una macchina per girare in libertà queste zone e poterci fermare o scendere secondo le loro e le nostre necessità.

Lago Chungarà e Vulcano Parinacota
Appena partiti il primo giorno incontriamo un branco di vicuñas e ci fermiamo subito a guardarle.
I bambini sono entusiasti, scendono dalla macchina emozionati. Quando sentono passare l’auto le vicuñas alzano la testa e si guardano intorno sorprese. Poi, noncuranti, si rimettono a brucare mentre noi stiamo a guardarle.
Dopo cinque minuti: un altro gruppo. Ci fermiamo di nuovo.
Dopo altri cinque minuti, una vicuña ci attraversa la strada. Ci fermiamo ancora.
Nei due giorni successivi di branchi di vicuñas ne incontreremo tantissimi. Smettiamo di fermarci ogni volta ma non di stupirci!
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Che meraviglia…e poi?! Dai continua a raccontare questo bel viaggio.
Con il tuo articolo e le tue foto mi hai riportato al mio meraviglioso viaggio in Sud America che mi ha portato anche in Cile. Ho un ricordo speciale di S. Pedro de Atacama, un luogo con un’energia che ancora mi fa venire la pelle d’oca. Spero di tornare in Cile e magari questa volta passo a trovarti a Concepción.