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Caterina Barcellona
Vivere tante storie, essere tante persone, di tanti luoghi diversi. Era stato proprio questo desiderio che mi aveva portato ad intraprendere la carriera di attrice. Ho lavorato in teatro fino a quattro anni fa, a Milano, quando ho deciso di abbandonare tutto perché il mio cuore era stato riempito da colui che è ancora oggi il mio compagno: Alberto, spagnolo, di quelli che quando si presentano ti dicono ” Encantado de conocerte”, e tu, che hai vissuto tutta la vita aspettando il principe azzurro, prendi una valigia e lo segui, ovunque sia. Non mi è andata per niente male però! Ho messo da parte il teatro come esperienza full time ma continuo con progetti paralleli, e Barcellona, la mia nuova città , mi dà e mi ha sempre dato tanto. L’amore, prima di tutto. Non una ma due lingue, lo spagnolo e il catalano. Mi ha fatto innamorare dell’Italia, di essere italiana e della nostra meravigliosa lingua. Mi ha dato la possibilità di lavorare come guida con persone da tutto il mondo, in un gioiello architettonico del modernismo. Mi ha dato il mare. A me, che amo Milano, i suoi parchi e il lago di Como, ma che ora vivendo dieci metri dal mare ho scoperto la bellezza delle passeggiate lungo il mare d’inverno, come cantavano Mia Martini e la Berté. Mi dà un centro storico gotico medievale che esplode di turisti, ma basta che ti butti nella stradina laterale e sei solo tu insieme a 1000 anni di storia. Mi dà la montagna con Montserrat e un po’ più lontano i Pirenei, e le colline a due passi, per tuffarsi nella natura ogni qualvolta si voglia. Mi ha dato la Fimoteca con i suoi flm a tre euro e la caña ( birretta) a un euro, e ho imparato che si può anche stare al bar chiacchierando con amici senza dover per forza “fare” (anche su questo, da milanese superattiva, ci sto ancora lavorando). E come immagino a tutte voi, mi ha dato e mi dà amici e persone che sono la mia seconda famiglia, ognuno con il suo bagaglio e la voglia di stare insieme, di appoggiarsi, e di conoscersi un po’ di più.