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Visitare Erfurt: la mia top 5

Piccola guida alla scoperta della capitale della Turingia

di Samanta - Jena DE
Erfurt è una città militante

“Ma come mai ci parli di come visitare Erfurt, se abiti a Remagen?”.
Chi mi segue da tempo, sa che io dieci anni fa mi trasferii in Turingia. A voler essere precisi, presi un treno a Savigliano e, dopo due scali, arrivai a Jena. I primi tre mesi li trascorsi in biblioteca a scrivere la tesi magistrale. Successivamente accettai un piccolo impiego a Erfurt e, da lì, nacque il mio amore per questa città. Complice un lavoro nel settore turistico, infatti, ebbi la possibilità di visitarla davvero a fondo.

Erfurt è il capoluogo del Bundesland della Turingia. Si tratta di una città piena di storia, dai romani a Martin Luther sino ad arrivare alla Guerra Fredda. Camminare per quelle strade strette, i piedi incerti sul porfido a volte un poco sbilenco, è un’emozione sorprendente. Il centro storico è un tripudio di palazzi rinascimentali, il ponte dei commercianti ricorda Firenze e, pensate un po’, esiste persino una kleine Venedig. Avete capito bene: anche a Erfurt troverete un angolo chiamato “piccola Venezia”.
Ma quali sono gli scorci imperdibili di questa cittadina tedesca? Venite a scoprirlo con me!

Il ponte dei commercianti di Erfurt si illumina durante le festivitàIl Krämerbrücke e la via dei commercianti

Il Krämerbrücke, ossia il ponte dei commercianti, è uno degli angoli più fotografati e apprezzati della città. Si tratta di un ponte in pietra risalente all’Alto Medioevo delimitato su entrambi i lati da una fila di abitazioni. Volendo fare un paragone che all’italiano medio proprio non piace, si tratta del “Ponte Vecchio alla tedesca”. Trovandosi su una via commerciale soggetta a dazi e dogane, poi, contribuì alla prosperità della cittadina in maniera decisamente considerevole. Per accedervi, inoltre, complice la presenza di due cappelle ai rispettivi estremi, era necessario presentare anche una piccola offerta. Mica male questi tedeschi, giusto?

Il ponte ospita tutt’ora negozietti tipici e manifatture. Non vedrete mai, insomma, catene di fast food oppure di abbigliamento. Per poter aprire la propria attività, infatti, occorre presentare un progetto e rispettare determinati parametri. Lo stesso vale per chi desideri abitare in una delle micro-abitazioni che sovrastano gli esercizi commerciali. Le mie manifatture preferite sono due: il negozio “Erfurter Blau” e la cioccolateria “Goldhelm”. La prima ha fatto riscoprire la tradizione cittadina del Waid, anche noto come “indigo tedesco”, ed è gestito da Rosanna Minelli. Il secondo rappresenta l’incontro perfetto tra innovazione culinaria e tradizione, unite da un goloso strato di cioccolato. Non fatevelo scappare!

La vecchia sinagoga di Erfurt: una scoperta fortunata

La vecchia sinagoga di Erfurt si trova in quello che potremmo definire il vecchio quartiere ebraico della città. Smantellato durante il primo Pogrom in seguito alla peste resa poi celebre da Manzoni, si tratta di una piccola area cittadina che all’epoca ospitava birrai, gioiellieri e piccoli esercizi.
La sinagoga fu ri-scoperta in tempi recenti per puro caso. Dovendo fare dei lavori di riparazione a quello che credevano fosse un vecchio magazzino in disuso da anni, dei muratori hanno inavvertitamente buttato giù un muro a secco. All’interno di una stanza grande quanto un piccolo sgabuzzino, furono ritrovati gioielli, monete ma anche oggetti di uso quotidiano e qualche vestito.

Fu questo ritrovamento a dare il via a tutta una serie di lavori di stampo archeologico. Quello che scoprirono fu di enorme valore storico. Quello che credevano essere un magazzino e che durante la guerra fredda fu persino utilizzato come sala da giochi e da ballo era, in realtà, un’antichissima sinagoga. Una delle più antiche d’Europa, addirittura. Chiusa proprio a causa del Pogrom, venne reinventata più volte sino alla scoperta di questo vero e proprio tesoro. Da allora, grazie al lavoro di storici e restauratori, è stata riaperta e riconvertita in museo. Al suo interno potrete ammirare una Torah, un Talmud e capi di abbigliamento dell’epoca. Potrete osservare i dettagli dei gioielli e persino annusare il profumo tanto amato dalle donne all’epoca: il muschio bianco. Un’esperienza davvero unica, credetemi.

Il Duomo di Erfurt e le sue scalinate

Il duomo di Erfurt è, forse, il simbolo più noto della città. Si trova su una delle due colline che formarono la prima urbis ricollegabile alla città: la collina di San Paolo. L’altra, ossia la collina di San Pietro, ospita edifici decisamente più recenti ed è visitabile. La vista che potrete ammirare, credetemi, è proprio incredibile.

Uno scorcio di ErfurtLe scalinate dell’Erfurter Dom, in estate, fanno da coulisse a vari eventi teatrali. In inverno, invece, permettono di prendersi una breve pausa dalla frenesia del mercatino di Natale. Si tratta di un edificio legato alla storia della città e a uno dei personaggi che la rese celebre: Martin Lutero. Qui, infatti, Lutero predicò molte volte prima di allontanarsi dalla città e iniziare il proprio pellegrinaggio.
Il suo interno, bellissimo e austero allo stesso tempo, ospita anche un dipinto di Cranach, pittore molto attivo nella zona la cui abitazione “storica” si trova a pochi chilometri di distanza, a Weimar.

Per visitare il Duomo con una guida è necessario prenotarla sul sito internet del duomo stesso, altrimenti potrete armarvi di volantini e guide cartacee prima di immergevi in questa costruzione senza tempo.

Il chiostro degli Agostiniani e la sua biblioteca

Sempre legatissimo alla storia di Martin Luther, il chiostro degli agostiniani offre un attimo di quiete nel centro cittadino. Poco distante da questo ultimo e raggiungibile a piedi, si tratta dell’edificio in cui Lutero, in piena crisi religiosa, si rifugiò per svariati anni. Il suo interno è visitabile con un’audioguida oppure in compagnia di una delle guide abilitate. Vi verrà mostrata una delle tante celle che ospitavano i monaci e potrete ammirare le sale che una volta erano adibite a biblioteca. Premendo un pulsante, la guida vi farà ascoltare un canto gregoriano e il suono del campanile. Inoltre, potrete dare uno sguardo al refettorio.

Martin Lutero contribuì alla popolarità della città di ErfurtDurante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale, le sale sottostanti all’edificio furono usate come bunker per gli abitanti della città. Purtroppo una bomba cadde proprio sopra questo ultimo, colpendo il rifugio e causando morti e feriti. I volumi della biblioteca, il cui valore storico e teologico è inestimabile, furono altresì distrutti. La ricostruzione della biblioteca ricorda architetturalmente questo evento tragico, offrendo ai visitatori un momento per riflettere sugli effetti dei conflitti mondiali.

La piazza del mercato di Erfurt, dove presente e passato si incontrano

La piazza del mercato di Erfurt si trova a pochi passi dal Krämerbrücke e offre uno scorcio davvero imperdibile, grazie agli edifici che la circondano. I colori tenui e le decorazioni in oro offrono un contrasto interessante con il palazzo del comune, in pieno stile barocco, e la Sparkasse poco distante, di fattura decisamente più moderna.

Ora come allora, si tratta di un centro nevralgico per la cittadina, grazie anche ai tram che la attraversano e la rendono ancora più vibrante. Inizialmente, pensate un po’, ospitava il mercato del pesce. Erfurt, infatti, è vicina a un corso d’acqua che prende il nome di Gera. In piazza del mercato potrete godervi un caffè bollente di ottima qualità nella torrefazione di fronte al comune. Un ottimo modo per concludere una giornata all’insegna della storia, della teologia e dell’arte.  Provare per credere!

La piazza del mercato di Erfut è tutt'ora un centro nevralgico

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