Vivere in un Paese covid-free, Mauritius
Camminare
Da quando vivo a Mauritius amo fare delle lunghe camminate, spesso in solitaria.
Mi piace respirare a pieni polmoni, lasciarmi avvolgere dal silenzio e farmi rallegrare dai suoni che regala la natura.
Camminare mi rilassa, sento il cervello ossigenarsi e questo mi aiuta a riflettere.
Specie nei mesi passati quando tutto è iniziato e l’essere così lontana e isolata ha riempito le mie giornate di tensioni e preoccupazioni, spesso difficili da gestire, camminare è stato tutte le volte terapeutico.
Un profondo sconforto
Qualche giorno fa, durante una delle mie passeggiate, a nord ovest, sulla spiaggia di Troux au biches, mi sono ritrovata davanti ad uno degli Hotels più belli dell’ isola, della catena Beachcombers, un Resort 5 * che era ormai chiuso dal mese di Marzo 2020.
Un must dove andare con chiunque fosse venuto a trovarmi in questi anni, lo sfondo di tante foto ricordo con amici e parenti sorridenti.
La perfetta location per un aperitivo al tramonto o una lezione di yoga, un luogo che adesso non ha più lo stesso fascino. Era l’immagine perfetta che tutti volevano trovare arrivando qui. Un’ iconica spiaggia tropicale con sabbia bianca, palme da cocco, un lungo pontile di legno, in acqua sempre una famiglia di tartarughe con cui nuotare e quei famosi ombrelloni con la copertura in paglia che fa molto esotico.
Beh, camminando su questa spiaggia, mi sono ritrovata davanti al solito filare, lungo centinaia di metri di palme da cocco. Utilizzate oggi come pali per transennare e vietare l’accesso alla struttura con dello scotch giallo della polizia.
Ovunque paletti con la scritta “ CAUTION– keep out quarantine”.
Una desolazione infinita che mi ha provocato un enorme sconforto.
Ma, mentre a giugno in Europa la gente si godeva l’illusorio ritorno della normalità con l’arrivo dell’estate qui, con i confini del Paese chiusi, abbiamo vissuto la situazione surreale di un paese covid-free perché non c’erano più casi attivi presenti e soli 10 decessi avvenuti nel primo periodo.
Un paese Covid-free chiuso al resto del mondo.
Una gabbia dorata che non dava via di uscita, con un unico risvolto della medaglia; poter godere di tutto quello che quest’isola potesse offrire in totale solitudine, senza turisti e a prezzi sgonfiati!
A luglio, infatti, gradualmente, alcuni di questi hotels da sogno hanno iniziato a riaprire per i residenti.
I residenti, non potendo viaggiare, si sono potuti concedere giorni di relax a prezzi decisamente ridotti. Così si è rimessa in moto un po’ l’economia di alcune strutture alberghiere, specie durante le vacanze scolastiche e durante le festività natalizie. Altri hotel hanno scelto invece, di entrare nella lista delle strutture dove prenotare il periodo di quarantena.
Cosa vuol dire hotel da quarantena?
Quando ad Ottobre sono stati finalmente riaperti i confini, sono stati ripristinati anche alcuni collegamenti aerei. Da allora chiunque arrivi a Mauritius, anche se un cittadino con passaporto mauriziano, ha l’obbligo di fare una quarantena a proprie spese in una delle strutture messe a disposizione dal governo.
I prezzi sono decisamente alti e variano a seconda della categoria dell’hotel.
Si deve soggiornare senza poter uscire dalla propria camera costantemente presidiata dalla polizia, non vengono fatte le pulizie e i pasti vengono lasciati davanti la porta. Il tutto per una durata di 15 giorni.
In aggiunta, c’è anche il costo del biglietto aereo che ormai presenta tariffe decisamente alte.
Inutile dire che non sono tanti quelli che arrivano in vacanza a queste condizioni, ovviamente.
Oltre ai costi anche il fatto che, vista la seconda ondata del virus nel resto del mondo, a tutto si poteva pensare in questo periodo, tranne che all’idea di andare in vacanza.
Il turismo è quindi azzerato da 10 mesi ormai.
Durante le due settimane di soggiorno forzato, vengono effettuati 3 tamponi cadenzati: all’ arrivo, alla fine della prima settimana e alla fine dei 15 giorni.
Vivere a Mauritius oggi
In effetti, come non essere d’accordo con tutti quelli che continuano a ripeterci da mesi quanto si sia privilegiati e se ne ha piena consapevolezza, vedendo quello che accade negli altri Paesi.
La crisi economica è in atto anche qui e nessuno può sapere cosa accadrà nei prossimi mesi, specie per le fasce più povere ma anche per tutti noi stranieri con permessi di lavoro temporanei, quindi non è tutto oro quello che luccica!
Si vive alla giornata anche qui.
E quando ti capita di concederti di più, ti assale un immenso senso di colpa .
Ti sembra di vivere una profonda ingiustizia nei confronti dell’intera umanità che è rimasta coinvolta e che sta ancora soffrendo.
Chi sono
9 Commenti
Ciao Danila
Io e te ne parliamo da mesi, di quanto sia dura in questo momento la vita nei nostri paradisi
è una realtà che conosco bene
Forse per questo leggendo il tuo articolo mi sono emozionata fino alle lacrime
Coraggio teniamo duro
Bru
Grazie e succede anche a me ti ritrovarmi nei tuoi racconti quando ti leggo.. la forza e la grinta non ci mancano per aver scelto questa vita e del resto dopo ogni salita c’è sempre una discesa! Ti abbraccio
Ciao Dalila, mi piacerebbe un sacco scambiare 2 parole con te.. io sono mauriziana ma non conosco per nulla la mia isola… il mio fidanzato vorrebbe traferirsi li… dopo tanto i no da parte mia e vedendo la vita che facciamo qui onestamente comincio anch’io a volere il trasferimento… noi siamo veneti e mi chiedo così mai potremmo fare li? Il mio fidanzato è cuoco ma io?? Ma è anche vero che qui passata L età dell apprendistato non si trova quasi mai il lavoro fisso…
Stiamo già dando un occhiata alle case li… anche se qui abbiamo comprato da poco siamo 30enni… stanchi di vivere sempre sotto streSs..
speriamo in un ritorno alla normalità presto, anche se forse è arrivato il momento di ripensarma questa ‘normalità’, magari ricreandola piu’ GREEN
Ciao Laura ma la storia insegna che l’uomo non impara anzi.. qui l’isola si è spopolata per la pandemia ma in compenso continuano a costruire a dismisura residence lussuosi di ville per stranieri facoltosi proponendo cittadinanza e vantaggi così da incentivarne il ritorno.. vogliono trasformala in una piccola Singapore dell’Africa 😩😩! Un triste abbraccio
Bellissimo articolo. Quanta malinconia, che dolore. Io vivo a Miami e in generale la Florida, che vive di turismo, è stata, piegata da questo maledetto virus. Li è già iniziata la campagna di vaccinazione?
Ciao Grazie sono contenta ti sia piaciuto.. qui si aspetta il primo stock di vaccini che è stato ordinato ma la vaccinazione sarà volontaria e non sono tanti i cittadini che hanno intenzione di vaccinarsi da quello che traspare, spero facciano anche una campagna di informazione perché altrimenti sarà solo la fetta di popolazione con un livello di istruzione più alta che ne comprenderà la necessità. In bocca al lupo a te
Bellissimo articolo Danila, complimenti!
Grazie mille per averlo letto!